Papa Francesco proclama due nuovi santi, chi erano Artemide Zatti e Giovanni Battista Scalabrini. Il Pontefice ha pronunciato la formula di canonizzazione alle 10 del 9 ottobre, durante la messa in Piazza San Pietro.
Papa Francesco proclama due nuovi santi: Artemide Zatti e Giovanni Battista Scalabrini
Domenica 9 ottobre è il giorno della canonizzazione di due nuovi santi, il salesiano Artemide Zatti e il vescovo Giovanni Battista Scalabrini. Alle ore 10 Papa Francesco ha dato inizio alla cerimonia eucaristica con il rito di canonizzazione sul Sagrato di piazza San Pietro a Roma. Un’occasione solenne a cui hanno partecipato migliaia di fedeli. Scopriamo qualcosa in più sulle figure di Zatti e Scalabrini
Chi era Artemide Zatti, il salesiano “santo infermiere e parente dei poveri”
Nato a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, il 12 ottobre 1880, Artemide Zatti era un migrante italiano, che ha vissuto per molti anni in Argentina. Si stabilisce con la sua famiglia a Bahia Blanca, in cerca di fortuna, nel 1897. Qui, ispirato dalla figura di Don Bosco, comincia il suo impegno con i salesiani. Da coadiutore e infermiere, dedica la sua vita alla cura dei più sfortunati e degli infermi, offrendo la sua assistenza ad ogni ora del giorno e della notte. Pur rimanendo sempre laico, professa i voti di carità, castità e obbedienza. Muore di tumore a Viedma nel 1951. Papa Francesco lo ricorda come il “Santo infermiere” e il “parente di tutti i poveri”.
Chi era Giovanni Battista Scalabrini, il vescovo dei migranti
Nato a Fino Monasco, in provincia di Como, l’8 luglio 1839, Giovanni Battista Scalabrini era un noto vescovo italiano, fondatore della congregazione missionaria delle Suore di San Carlo Borromeo, anche dette Scalabriniane. Insieme alla sua congregazione, dedica la sua vita alla tutela e supporto degli emigrati italiani, costretti in quegli anni a lasciare il paese per l’America del Sud e gli Stati Uniti in cerca di lavoro. Dopo decenni di lavoro per il bene dei suoi fedeli, Scalabrini muore nel 1905, all’età di 65 anni. “Ha condiviso dal di dentro le sofferenze del suo popolo.” –dice di lui il cardinale Oscar Cantoni– “Ha intuito le reali necessità della sua gente”.