Papa Ratzinger oggi: nelle ultime ore il pontefice emerito ha scritto e pubblicato una lettera sugli abusi nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga. Ha chiesto perdono e ringrazia l’appoggio continuo di Papa Francesco.
Papa Ratzinger oggi: dove vive
Papa Bendetto XVI oggi vive all’interno del monastero Mater Ecclesiae, una struttura voluta da Giovanni Paolo II negli anni 90′ all’interno della Città del Vaticano in cui l’ex pontefice si è ritirato dopo la fine della sua esperienza al Soglio di Pietro.
Papa Ratzinger: come sta
Papa Benedetto XVI ha difficoltà nel parlare. Dopo i problemi legati alla deambulazione e alla vista, ora Joseph Ratzinger, 93 anni compiuti ad aprile scorso, ha difficoltà nell’esprimersi e quindi è continuamente assistito.
Avendo 93 anni, ha tutti gli ‘acciacchi’ della sua età ma nonostante ciò Ratzinger, racconta chi gli è vicino, tutti i giorni concelebra la Messa, prega, riceve ancora qualche visita, ascolta musica. Recentemente, dopo una pausa di alcuni mesi, era tornato anche a fare qualche passeggiata nei Giardini vaticani con l’aiuto del deambulatore.
Papa Ratzinger: lettera sulla pedofilia
Benedetto XVI ha scritto una lettera sul rapporto sugli abusi nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga.
“In tutti i miei incontri, soprattutto durante i tanti Viaggi apostolici, con le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti, ho guardato negli occhi le conseguenze di una grandissima colpa e ho imparato a capire che noi stessi veniamo trascinati in questa grandissima colpa quando la trascuriamo o quando non l’affrontiamo con la necessaria decisione e responsabilità, come troppo spesso è accaduto e accade. Come in quegli incontri, ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono“.
“Ho avuto grandi responsabilità nella Chiesa cattolica – prosegue Ratzinger -. Tanto più grande è il mio dolore per gli abusi e gli errori che si sono verificati durante il tempo del mio mandato nei rispettivi luoghi. Ogni singolo caso di abuso sessuale è terribile e irreparabile. Alle vittime degli abusi sessuali va la mia profonda compassione e mi rammarico per ogni singolo caso”.
“Nel lavoro gigantesco di quei giorni – l’elaborazione della presa di posizione – è avvenuta una svista riguardo alla mia partecipazione alla riunione dell’Ordinariato del 15 gennaio 1980. Questo errore, che purtroppo si è verificato, non è stato intenzionalmente voluto e spero sia scusabile. Ho già disposto che da parte dell’arcivescovo Gänswein lo si comunicasse nella dichiarazione alla stampa del 24 gennaio 2022. Esso nulla toglie alla cura e alla dedizione che per quegli amici sono state e sono un ovvio imperativo assoluto. Mi ha profondamente colpito che la svista sia stata utilizzata per dubitare della mia veridicità, e addirittura per presentarmi come bugiardo“.
Infine: “Mi hanno commosso le svariate espressioni di fiducia, le cordiali testimonianze e le commoventi lettere d’incoraggiamento che mi sono giunte da tante persone e particolarmente grato per la fiducia, l’appoggio e la preghiera che Papa Francesco mi ha espresso personalmente. Vorrei infine ringraziare la piccola famiglia nel Monastero ‘Mater Ecclesiae’ la cui comunione di vita in ore liete e difficili mi dà quella solidità interiore che mi sostiene”.