Chi è Patrizia Vernola, moglie di Mino Reitano. Compagna di vita dello storico cantautore italiano, scomparso nel 2009, è rimasta al suo fianco per più di quarant’anni. Scopriamo qualche informazione in più sulla sua vita, dal suo primo incontro con Mino agli ultimi momenti.
Chi è la moglie di Mino Reitano, Patrizia Vernola: vita privata, biografia
Patrizia Vernola è stata la moglie e grande amore di Mino Reitano, al suo fianco per più di quarant’anni prima della morte per tumore il 27 gennaio 2009. Ad oggi vive ancora in Agrate Brianza, in provincia di Monza, cittadina dove si è spento il cantautore ormai 13 anni fa. I due si conoscono negli anni Settanta, in un Hotel di Porto Recanati, a Macerata. Patrizia era in vacanza con i suoi genitori, Mino invece era in tournée. Lo racconta lei stessa in un’intervista a Domenica In: “Ci siamo incrociati per un paio di giorni finché mi ha fermato e mi ha salutato. Mi fissava con i suoi occhi splendidi. Siamo rimasti paralizzati a guardarci ed è scoccato qualcosa. Credo fosse un colpo di fulmine. Lasciò una lettera in hotel per me ma non mi fu mai recapitata. Abbiamo recuperato in extremis perché lui, prima di andare via, volle il mio numero di telefono. Mi chiamava di notte e continuò a chiamarmi anche durante una tournee in Australia. Al ritorno volle che io conoscessi la sua famiglia e mi chiese di sposarlo”.
Nel marzo del 1977, Mino Reitano e Patrizio Vernola si sposano davanti alle telecamere Rai e da allora non si separano più. Il loro matrimonio è una sorpresa per tutti. I due nascondono per diverso tempo la loro relazione, per poi annunciare la cerimonia in tv a cose ormai già organizzate. È l’inizio di una lunga e appagante vita insieme, come spiega Patrizia a Massimo Giletti a Non è l‘arena: “Abbiamo condiviso non solo la vita quotidiana, ma anche il lavoro. Era un rapporto in simbiosi”.
Vita privata, le figlie e gli ultimi momenti: “Era preoccupato per noi”
Dal loro amore nascono due figlie, Giuseppina Elena, nata nel 1978, e Grazia Benedetta, nata nel 1979. Entrambe profondamente legate ai genitori, sono rimaste al fianco di Patrizia durante gli ultimi momenti di vita del padre. La sua morte è una ferita ancora aperta, come ha spiegato in molte interviste negli ultimi anni: “L’ultimo periodo è stato un calvario, abbiamo cercato di tenergli nascosto tutto ma era una persona intelligente. Credo che il suo più grande dolore sia stato quello di andarsene sapendo che lasciava noi. Era preoccupato per il nostro futuro. Avrebbe voluto continuare a proteggerci. Il destino è stato crudele con lui, lo ha portato via giovane. Credo ne abbia sofferto tanto. Per me è un dolore immenso. Sono trascorsi 10 anni ma per me è come se fosse passato solo un giorno. La morte me l’ha portato via fisicamente ma io sento di essere ancora sposata con lui, è stato l’uomo della mia vita”.
Per fare onore alla sua memoria, Patrizia Vernola dedica ora anima e corpo alla famiglia: “I miei pensieri vanno alle mie figlie e alla mia nipotina. Vorrei fare per loro ciò che avrebbe voluto fare lui. Sono due ragazze stupende che si sono rimboccate le maniche con un grande spirito di sacrifico. Lavorano e si preoccupano per me”.