Pensioni, che cosa succede per i prossimi quattro anni? Ecco le ultime novità.
I requisiti per la pensione
Ciò che attualmente è in vigore per quanto riguarda le pensioni è che l’età per il raggiungimento della pensione di vecchiaia rimarrà ferma a 67 anni fino al 2026, subendo un aumento di due mesi tra il 2027 al 2028 e di altri tre mesi (67 anni e cinque mesi) dal 2029 in poi. Questo nonostante la pandemia di Coronavirus, come sottolineato anche più volte dagli esperti, abbia ridotto le aspettative di vita. Come poi riportato dal Il Sole 24 ore, per la pensione anticipata saranno necessari 42 anni di contributi per le donne e un anno per gli uomini “ferma restando la finestra di attesa di tre mesi prima della decorrenza del trattamento“. Sarà invece molto importante controllare se le certificazioni con le richieste pensionistiche prodotte dall’Inps nel 2022 saranno basate sulle tabelle di settembre o dicembre 2021. Questo perchè, nel primo caso, ci sarebbero requisiti peggiortivi rispetto a oggi e non più sostenuti dalle ultime proiezioni Istat.
Il documento della Ragioneria generale dello stato
Interessante a tal proposito è anche un documento pubblicato dalla Ragioneria dello Stato che parla anche dell’aspettativa di vita. Pur non avendo valore vincolante il documento assorbe le previsioni demografiche dell’Istat che influiscono anche sulle pensioni. Ne consegue che il nuovo documento della ragioneria ha aggiornato i requisiti di accesso alle pensioni con valori inferiori di tre mesi rispetto a quanto pubblicato a settembre per il biennio 2026-27. Dati che non hanno soltanto un valore statistico, ma provocano conseguenze immediate sulle aziende e i lavoratori che vogliono lasciare il mondo del lavoro.