La peste suina proveniente dall’Africa è una malattia virale dei suini e dei cinghiali selvatici, solitamente letale. Solitamente, è presente nell’Africa sub-sahariana ma nel 2007 si verificarono focolai infettivi in Georgia, Armenia, Azerbaigian nonché Russia europea, Ucraina e Bielorussia. Oggi è arrivata anche in Italia e gli allenatori sono in allarme, anche perchè si è registrato un caso nel Lazio.
Peste suina africana: cos’è
La malattia peste suiina africana è una malattia che ha gravi conseguenze socio-economiche nei Paesi in cui solitamente si diffonde anche perchè non esistono nè vaccini nè cure. I ceppi più aggressivi del virus sono generalmente letali (il decesso avviene entro 10 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi) e gli animali infettati da ceppi meno aggressivi del virus della peste suina africana possono non mostrare i tipici segni clinici. I segni tipici di questo morbo sono simili a quelli della peste suina classica e i sintomi tipici includono febbre, perdita di appetito, debolezza, aborti spontanei, emorragie interne con emorragie evidenti su orecchie e fianchi.
Peste suina africana, primo caso a Roma
Un caso di peste suina africana (Psa) è stato rilevato a Roma. Il commissario straordinario per l’emergenza, Angelo Ferrari, ha precisato che la zona dovrebbe essere quella del parco dell’Insugherata e che si stanno effettuando i controlli necessari. Se confermato, sarebbe dunque il primo caso di peste suina fuori dall’area sino a ora interessata (che va dalla provincia di Genova e si estende in direzione del Piemonte fino a Serravalle Scrivia). Il caso è stato segnalato e individuato dall’Istituto zooprofilattico del Lazio.