Arriva in tv Ero in guerra ma non lo sapevo, l’ultimo film di Fabio Resinaro che racconta la storia vera di Pierluigi Torregiani. Il gioielliere milanese rimase ucciso in un agguato dai terroristi del P.A.C. durante gli anni di piombo.
La storia vera di Pierluigi Torregiani, gioielliere ucciso dai terroristi
Pierluigi Torregiani era un gioielliere milanese di 43 anni, titolare di un piccolo negozio nel quartiere di Bovisa. Padre adottivo di tre orfani e vincitore dell’Ambrogino d’oro per l’impegno sociale e la filantropia, fu ucciso in un agguato dei Proletari Armati per il Comunismo il 16 Febbraio 1979, nel pieno dei famigerati anni di piombo. La sua storia viene ricordata nel 2022 da Ero in guerra ma non lo sapevo, film drammatico diretto da Fabio Resinaro, con Francesco Montanari, Laura Chiatti e Luca Guastini.
La vicenda ha inizio poche settimane prima dell’attentato, il 22 Gennaio 1979. Torregiani fu vittima di una rapina mentre stava cenando in una pizzeria insieme ai familiari e ad alcuni amici. I banditi minacciano la figlia con una pistola. Il gioielliere e un suo amico, anche loro armati, reagiscono. Segue un violento conflitto a fuoco che porta alla morte di uno dei rapinatori (Orazio Daidone, 34 anni) e di un cliente (Vincenzo Consoli, 38 anni). I colpi mortali non partono dalla pistola di Torregiani, ma i giornali raccontano una storia diversa. Pierluigi viene dipinto come un giustiziere, uno sceriffo in cerca di rapinatori da ammazzare.
Non ci vuole molto tempo perché la formazione terroristica del P.A.C., guidata da Cesare Battisti, lo condanni a morte in quanto “giustiziere di estrema destra, praticante di giustizia sommaria“. Torregiani e la sua famiglia ricevono diverse minacce telefoniche e vengono messi sotto scorta. Il 16 Febbraio 1979, tuttavia, i poliziotti non ci sono, occupati a sventare una rapina. Quel pomeriggio ha luogo il mortale agguato del P.A.C.. Giuseppe Memeo, Gabriele Grimaldi e Sebastiano Masala uccidono Torregiani fuori dalla sua gioielleria, mentre stava aprendo il negozio con i figli. Alberto Torregiani, all’epoca quindicenne, viene coinvolto nel conflitto a fuoco: riceve un colpo di pistola alla colonna vertebrale, che lo rende paraplegico.
Ero in guerra ma non lo sapevo, il film che racconta Torregiani
Ero in guerra ma non lo sapevo è tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Torreggiani che racconta la storia del padre adottivo Pierluigi. Il film è uscito prima al cinema nei giorni 24, 25 e 26 Gennaio 2022. A Febbraio arriva in televisione in prima serata. Francesco Montanari, volto del Libanese in Romanzo Criminale, recita da protagonista nel ruolo del gioielliere. L’attore ha raccontato in conferenza stampa il grande lavoro dietro la sua interpretazione: “L’umanità che raccontiamo è respingente. Egli viene messo al centro di una dinamica più forte di lui e può sembrare ottuso all’interno della storia che raccontiamo, non parlo della persona, ma del personaggio. Torregiani non accetta quanto sta succedendo, pensa di poter gestire tutto, è un uomo pragmatico, un artigiano, vuole provare ad aggiustare un meccanismo esterno e più forte di lui”.