Pillole allo iodio: negli ultimi giorni e soprattutto dopo i bombardamenti a una delle centrali nucleari più grandi in Ucraina, è partita la corsa in diversi Paesi a queste pillole.
Pillole allo iodio: cosa sono
Le pillole allo iodo rappresenterebbero una prima difesa da possibili conseguenze dovute allo scoppio di centrali nucleari. Le radiazioni aumentano significativamente il rischio di cancro e di altre malattie. È la tiroide che assorbe lo iodio radioattivo fino a saturarlo. Prendendo lo iodio stabile (o non radioattivo) al momento giusto, ci si assicura che la tiroide sia già satura, il che impedisce l’assorbimento dello iodio radioattivo.
Perché tutti le stanno comprando
Dopo l’attacco alla centrale nucleare in Ucraina e possibili altre offensive, molti stanno prendendo d’assalto le pillole allo iodio.
In Belgio, dove sono presenti ben sette reattori (che verranno spenti nel 2025), le compresse di ioduro di potassio vengono distribuite gratuitamente dalle farmacie su semplice presentazione della carta d’identità. Secondo un report dei farmacisti belgi, la scorsa settimana in tutto il Paese sono state consegnate 1.500 scatole da 10 compresse.
Tuttavia «le pastiglie di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive» dalle quali, in caso di emergenza, è necessario ripararsi. Inoltre, le compresse sono indicate solo per determinate fasce d’età. E in caso di fuoriuscita di radiazioni, i minori di 18 anni, in particolare i più piccoli, sono maggiormente a rischio di sviluppare tumori.