Ponte sullo Stretto di Messina, battute finali per il grande progetto per il Sud Italia. Dopo l’annuncio di Matteo Salvini, il Decreto Legge verrà discusso in Consiglio dei Ministri. Spunta la bozza del testo con i tempi dei lavori.
Ponte sullo Stretto di Messina, decreto legge pronto
Il Ponte sullo Stretto di Messina corre verso l’ok del progetto definitivo. Addirittura dalla bozza del Decreto Legge emergono anche i tempi. Matteo Salvini aveva annunciato passi importanti per vedere l’inizio dei lavori del Ponte sullo Stretto di Messina. “Entro metà marzo voglio portare al Consiglio dei ministri il decreto ponte che darà a 60 milioni di italiani un progetto più green, più ambizioso e moderno”. “E’ un’opera che costa di più non farla che realizzarla, la prossima settimana avrò una riunione ai massimi livelli”, aveva aggiunto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier,
Dunque, il provvedimento sarà esaminato durante la seduta del Consiglio dei ministri in programma giovedì.”Il cronoprogramma di realizzazione dell’opera, con la previsione che il progetto esecutivo è approvato entro il 31 luglio 2024″.
Ecco la bozza in discussione
Nella bozza si legge che al capitale sociale della società per il Ponte “partecipano R.F.I. S.p.a., ANAS S.p.a., le Regioni Sicilia e Calabria, nonché, in misura non inferiore al 51%, il ministero dell’economia e delle finanze, che esercita i diritti dell’azionista d`intesa con il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al quale ultimo sono attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa sulla società in ordine alle attività oggetto di concessione”.
Il Cda sarà “composto da cinque membri, di cui due designati dal Ministero dell’economia e delle finanze d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ricoprono rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato, un membro designato dalla Regione Calabria, un membro designato dalla Regione Sicilia e un membro designato da R.F.I. S.p.a. e ANAS S.p.a. Il Collegio sindacale è composto da cinque membri, di cui tre membri effettivi e due supplenti”.
La concessione, affidata alla società fin dalla data di revoca dello stato di liquidazione, “ha una durata di trent’anni decorrenti dall’entrata in esercizio dell’opera”. “Eventuali proroghe dei termini per la realizzazione dell’opera – continua il testo – determinano corrispondenti slittamenti della durata della concessione”.