Dalla nascita della Repubblica Italiana ad oggi si sono susseguiti ben dodici Presidenti. L’intero paese è in fermento per l’elezione in Quirinale del 2022. C’è già un folto gruppo di candidati per la posizione di tredicesimo Presidente. Diamo uno sguardo al passato della carica più alta dello stato. Ecco l’elenco completo dei Presidenti della Repubblica, da Enrico De Nicola a Sergio Mattarella.
LEGGI ANCHE: Presidente della Repubblica stipendio: quanto guadagna
I Presidenti della Repubblica, l’elenco completo
La Presidenza della Repubblica è la carica più alta dello stato italiano. Chi la ricopre svolge un ruolo fondamentale nella guida del paese. Pur non essendo titolare di nessuno dei poteri di governo (legistlativo, esecutivo e giudiziario), il Presidente della Repubblica ha funzione di coordinazione e sorveglianza verso gli organi che li esercitano. È il rappresentante dell’unità nazionale e il primo garante della Costituzione italiana. È quindi suo compito rappresentare l’Italia in ambito internazionale e assicurarsi che il Parlamento, il Governo e la Magistratura agiscano secondo le norme stabilite dalla carta costituzionale.
LEGGI ANCHE: Presidente della Repubblica: età minima e altri requisiti
Enrico De Nicola
Il primo Presidente della Repubblica italiana fu l’avvocato Enrico De Nicola. Eletto capo di stato provvisorio dall’Assemblea Costituente del 1946, fu lui a scegliere Alcide De Gasperi come primo Presidente del Consiglio del periodo repubblicano. De Nicola ricopre questa carica provvisoria dal 1 Luglio 1946 fino al 31 Dicembre 1947. Il primo Gennaio 1948 fu ufficialmente nominato Presidente della Repubblica, ruolo che ricoprirà fino al Maggio dello stesso anno. Con soli 5 mesi di mandato ufficiali, è il Presidente meno longevo della storia del paese, pur restando una figura fondamentali che ha creato le basi della democrazia italiana.
Luigi Einaudi
Luigi Einaudi, politico, giornalista e accademico piemontese, ricoprì la carica di Presidente dal 1948 al 1955. È considerato uno dei padri fondatori della Repubblica Italiana e fu il primo Presidente a risiedere in Quirinale. Suo figlio, Giulio Einaudi, fondò l’omonima casa editrice italiana.
Giovanni Gronchi
Dal 1955 al 1962, la carica di capo di stato fu ricoperta da Giovanni Gronchi, sottosegretario all’industria sotto la dittatura di Benito Mussolini, e Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio per i governi Bonomi e De Gasperi. Fu il primo democristiano ad essere nominato Presidente della Repubblica.
Antonio Segni
Antonio Segni, già due volte Presidente del Consiglio nel 1955 e nel 1959, fu eletto Presidente della Repubblica Italiana nel 1962. La sua permanenza in Quirinale fu breve: il suo mandato durò solo due anni. Segni, infatti, fu colpito da una fulminante trombosi cerebrale in seguito a una concitata discussione con il Presidente del Consiglio Aldo Moro e il socialdemocratico Giuseppe Saragat. Le sue condizioni di salute precarie portarono alle sue dimissioni volontarie nel 1964.
Giuseppe Saragat
Il diplomatico Giuseppe Saragat fu il primo socialdemocratico a ricoprire il ruolo di capo di stato. Storico leader del Partito Socialista Democratico Italiano, fu anche il Presidente dell’Assemblea Costituente, e più volte vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Rimase in carica dal 1964 al 1971.
Giovanni Leone
Il giurista Giovanni Leone fu eletto Presidente nel 1971 e ricoprì la carica fino al 1978. Anche lui fece parte dell’Assemblea Costituente del 1946. Prima della sua elezione in Quirinale, fu a capo di due governi brevi, nel 1963 e nel 1968. In entrambi i casi fece da “traghettatore” dopo che rispettivamente Aldo Moro e Mariano Rumor fallirono nel trovare la maggioranza necessaria a sostenere i loro governi. Si dimise dalla carica di capo di stato con sei mesi d’anticipo, a causa delle accuse che lo vedevano coinvolto nello scandalo Lockheed.
Sandro Pertini
Il settimo Presidente della Repubblica Italiana fu il giornalista Sandro Pertini, all’anagrafe Alessandro Giuseppe Antonio Pertini. Restò in carica dal 1978 al 1985, e fu il primo e unico esponente del Partito Socialista Italiano ad essere eletto al Quirinale. Eroico antifascista, fu un forte oppositore della dittatura di Mussolini, e fu spesso perseguitato per il suo impegno politico. Dopo la caduta del regime nel 1943, divenne uno dei volti della Resistenza partigiana contro l’occupazione nazifascista del paese.
Fu il primo Presidente della Repubblica a sfruttare il suo ruolo per intervenire direttamente nella vita politica. I suoi predecessori si approcciavano alla carica in modo “notarile”, limitandosi a svolgere le proprie funzioni e ad esprimersi solo in circostanze ufficiali. Con Pertini si crea l’archetipo del Presidente “Esternatore”.
Francesco Cossiga
Il politico e giurista Francesco Cossiga, più volte Ministro dell’Interno e Presidente del Consiglio nel 1979, è stato il più giovane Capo di Stato dell’età repubblicana italiana, eletto nel 1985 a soli 57 anni. Ancor più del suo predecessore, dopo cinque anni di esercizio “notarile” delle sue funzioni, diventa noto come “Grande Esternatore” e “Picconatore” per i suoi interventi spesso considerati provocatori ed eccessivi. Resta in carica fino al 1992, dimettendosi due mesi prima della naturale scadenza del suo mandato.
Oscar Luigi Scalfaro
Il magistrato Oscar Luigi Scalfaro fu eletto Presidente della Repubblica nel 1992 e rimase in carica fino al 1999. Fu deputato italiano ininterrottamente dal 1946 fino alla sua elezione in Quirinale. La sua elezione arriva due giorni dopo la Strage di Capaci e la morte del magistrato Giovanni Falcone. Nel corso della sua presidenza si svolse inoltre l’inchiesta Mani Pulite ed ebbe inizio l’ascesa politica di Silvio Berlusconi.
Carlo Azeglio Ciampi
Carlo Azeglio Ciampi, eletto il 18 Maggio 1999, è il primo Presidente della Repubblica non parlamentare, giunto in Quirinale dopo anni di carriera come Governatore della Banca d’Italia. Viene ricordato per il suo impegno europeista e come uno dei maggiori sostenitori della valuta unica europea, anche prima della sua elezione. Restò in carica fino al 2006.
Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano fu eletto Presidente della Repubblica nel 2006. In precedenza, Napolitano era stato Presidente della Camera nel 1992, quando subentrò ad Oscar Luigi Scalfaro, appena eletto in Quirinale, e Ministro dell’Interno nel primo Governo Prodi. Prima della sua elezione, era un membro stabile della Camera dei Deputati e del Parlamento Europeo. Nel 2005 viene nominato senatore a vita da Carlo Azeglio Ciampi. È il capo di stato più a lungo in carica della storia del paese. Napolitano, infatti, è stato il primo ed unico Presidente della Repubblica ad essere eletto per più di un mandato, dopo la riconferma nel 2013. Dopo 8 anni e 244 giorni, si dimette il 14 Gennaio 2015 a causa di problemi di salute.
Sergio Mattarella
Eletto il 3 Febbraio 2015, Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica. La scadenza del suo mandato nel 2022 si fa sempre più vicina. Mattarella ha chiuso le porte a ogni ipotesi di rielezione, e ha voluto ringraziare gli italiani nel corso del discorso di fine anno: “Sono stati sette anni impegnativi, complessi, densi di emozioni e anche nei momenti più bui, non mi sono mai sentito solo. Ho cercato, in quanto custode dell’Unità Nazionale, di trasmettere un sentimento di fiducia e di gratitudine a chi era in prima linea. Un compito che mi è stato facilitato dalla coscienza del legame, essenziale in democrazia, che esiste tra istituzioni e società”.