Prigozhin rischia grosso, cosa ne pensa Lucio Caracciolo: “Ha messo la sua vita in mano a Lukashenko“. Per il fondatore di Limes rivolta del Gruppo Wagner potrebbe costargli caro: “Ha calcolato male i rapporti di forza”.
Lucio Caracciolo su Prigozhin, i retroscena sulla rivolta Wagner: “Ora rischia la vita”
Lucio Caracciolo, direttore e fondatore della rivista di geopolitica Limes, ha concesso un’intervista a Rai News 24 dove ha parlato delle sorti di Yevgeny Prigozhin, capo del Gruppo Wagner e ideatore della rivolta dei mercenari contro la Russia. Secondo Caracciolo il Cremlino potrebbe decidere di disfarsi di lui dopo questo suo colpo di testa. L’esilio in Bielorussia potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: “La vita di Prigozhin è a rischio. Certamente mettersi nelle mani di Lukashenko non è una garanzia di sicurezza”.
Sulla rivolta: “Un golpe fallito, ha calcolato male i rapporti di forza”
In seguito Caracciolo ha detto la sua sulla natura della rivolta e sugli obiettivi di Prigozhin e della sua milizia: “Sicuramente si tratta di un golpe fallito. Sorprende che Putin non sia riuscito ad anticiparlo. A Prigozhin sono mancate tante cose. Sicuramente non ha calcolato bene i rapporti di forza. Non è possibile fare un golpe con poche migliaia di persone.”. Per il giornalista le azioni della Wagner sono un sintomo di problemi ben più grossi per la Russia: “Il golpe fallito ha messo in evidenza l’inesistenza del sistema russo. Basti pensare che il golpista ha parlato con lo stesso viceministro russo. Ma la debolezza della Russia risiede anche nel fatto che il suo esercito assomiglia a un arcipelago più che a un sistema integrato. Vedremo cosa accadrà nei prossimi 3-4 mesi dopo l’offensiva ucraina”.