Da Berlino arriva la sospensione dell’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Ecco le prime sanzioni contro la Russia, in risposta al riconoscimento dell’indipendenza del Donbass da parte di Putin e l’invio di truppe nel territorio. L’annuncio del cancelliere Olaf Scholz: “Diplomazia fondamentale per evitare una catastrofe”.
Berlino prende posizione, stop al gasdotto Nord Stream 2
Dopo la riunione d’urgenza dell’Onu in risposta alla crisi d’Ucraina, arrivano le prime sanzioni europee contro la Russia. La Germania ha sospeso l’autorizzazione del gasdotto russo Nord Stream 2, ascoltando la richiesta del leader ucraino Volodymyr Zelensky. Il cancelliere Olaf Scholtz ha chiesto all’autorità di regolamentazione tedesca di congelare il divisivo progetto in risposta alle ultime dichiarazioni di Vladimir Putin. Il leader russo ha infatti riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass, annunciando l’invio di truppe nel territorio in “missione di pace”.
“Alla luce dei recenti sviluppi dobbiamo rivalutare la situazione riguardo Nord Stream 2” -ha dichiarato il cancelliere tedesco in conferenza stampa- “I dipartimenti competenti del Ministero dell’Economia si accerteranno della sicurezza della nostra fornitura di gas in considerazione di ciò che è cambiato negli ultimi giorni.” Schultz ha poi aggiunto: “Sembra tecnico, ma è il passaggio amministrativo necessario. Con questo stop procedurale non può esserci alcuna certificazione del gasdotto. E senza questa certificazione, Nord Stream 2 non può entrare in funzione”. Il leader della Germania ha poi enfatizzato l’importanza di una forte risposta diplomatica: “La diplomazia è cruciale. È fondamentale varare nuove sanzioni per prevenire un’escalation cui potrebbe seguire una catastrofe“.