L’ex speechwriter di Vladimir Putin: “Rischia il colpo di stato militare entro un anno”. In un’intervista a CNN, Abbas Gallyamov, ex collaboratore diretto del leader del Cremlino, annuncia il suo declino politico: “La guerra è persa e l’economia va sempre peggio”.
Putin rischia un colpo di stato entro un anno? Le parole dell’ex speechwriter
In un’intervista concessa a CNN, Abbas Gallyamov, speechwriter di Vladimir Putin fino al 2010, ha parlato dell’instabilità politica che minaccia al momento il leader del Cremlino. Secondo Gallyamov, oggi importante analista politico, la posizione dell’attuale Presidente della Federazione Russa è sempre più a rischio: “Un golpe militare contro il presidente, è una possibilità reale. Potrebbe verificarsi nei prossimi dodici mesi“. Tra i fattori principali dietro l’instabilità della leadership di Putin c’è senz’altro il fallimento della guerra in Ucraina: “La guerra è persa, e ci sono sempre più cadaveri che tornano in Russia“. Il popolo russo soffre sempre di più le conseguenze economiche e sociali del conflitto: “L’economia russa soffre sotto il peso delle sanzioni occidentali. I russi incontreranno difficoltà sempre maggiori e cercheranno di trovare una spiegazione del perché tutto questo sta accadendo. E la loro risposta è: ‘Perché siamo governati da un vecchio tiranno, un vecchio dittatore'”.
I dubbi di Gallyamov: “Se Putin non è forte i russi non hanno bisogno di lui”
Gallyamov ha poi parlato più nello specifico delle condizioni di Putin, con il quale ha lavorato a stretto contatto per diversi anni. Per l’ex speechwriter c’è il rischio che il Presidente, spaventato dal calo di consensi, annulli le prossime elezioni e dichiari la legge marziale: “A giudicare dalle sue azioni potrebbe davvero annullarle: senza vittoria sull’Ucraina, dovrà affrontare i russi in difficoltà, ed i russi non hanno bisogno di lui se non è forte. Potrebbe davvero dichiarare la legge marziale e annullare le elezioni”. Nonostante le costanti voci sulle condizioni di salute del dittatore, Gallyamov è più preoccupato dai suoi comportamenti: “Agisce in modo imprevedibile ed illogico. Un giorno promuove un generale, il giorno dopo lo degrada. Un momento concede troppo potere a Yevgeny Prigozhin, il momento dopo glielo leva. È diventato troppo emotivo. Prima era un uomo razionale, riusciva a controllarsi. Adesso è come se le sue mani si muovessero da sole. E agli occhi del popolo, da grande stratega si sta trasformando in un dittatore di serie B“.