Quando scatta la pensione per i parlamentari? Anche in caso di caduta del governo Draghi il vitalizio di deputati e senatori al primo mandato potrebbe essere salvo. Qual è la deadline per ottenerlo?
Quando scatta la pensione per i parlamentari: i tempi richiesti per accedere al vitalizio
Il diritto alla pensione per i parlamentari al primo mandato potrebbe essere messo a rischio dalla caduta anticipata del governo Draghi. Secondo le normative attuali un parlamentare, al compimento dei 65 anni, ha infatti diritto alla pensione solo dopo almeno 4 anni, 6 mesi e un giorno di legislatura. Per chi è al primo mandato, questo parametro scatta in autunno, il 24 settembre 2022. Nel caso in cui quindi si proceda ad organizzare le elezioni anticipate in autunno inoltrato, i vitalizi di molti onorevoli sarebbero salvi.
In ballo 50mila euro di contributi per la maggioranza dei parlamentari
Un voto anticipato spazzerebbe via mesi di contributi versati per molti deputati e senatori. Un parlamentare alle Camere per almeno 4 anni e 6 mesi di mandato dovrebbe arrivare a versare circa 50mila euro. Questi verrebbero persi completamente, in quanto non sono collegabili a quelli di altre attività lavorative. Gli onorevoli neoeletti “a rischio” in questa legislatura rappresentano una grossa fetta dei parlamentari: si parla di circa il 68% dei deputati e di circa il 73% dei senatori. Va tenuto conto, tuttavia, che anche in caso di caduta del governo le tempistiche per l’organizzazione delle elezioni giocano a favore dei parlamentari. Dopo lo scioglimento delle Camere, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrà a disposizione 60 giorni per indire nuove elezioni. La prima riunione del nuovo Parlamento può avvenire fino a 20 giorni dopo il voto. Con queste tempistiche, le nuove Camere potrebbero insediarsi ben più tardi del 24 settembre.