Dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, è allarme per il prezzo del mais e del grano. Un’analisi di Coldiretti, infatti, fotografa una situazione molto preoccupante.
Grano e mais, prezzi alle stelle
Un’analisi di Coldiretti fatta dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, fotografa un quadro di preoccupante. Il prezzo del grano, infatti, è salito del 38,6% in una settimana dall’inizio della guerra mentre il mais è aumentato del 17% e la soia destinata agli allevamenti del 6% . A pesare è – sottolinea Coldiretti – è la chiusura dei porti sul Mar Nero che impediscono le spedizioni creando una carenza di materia prima. Sul mercato mondiale, infatti, Russia e Ucraina insieme rappresentano il 29% dell’export di grano e il 19% di quello di mais.
Le preoccupazioni di Coldiretti
Coldiretti, quindi, non ha dubbi. La carenza di materie prime come mais e grano è “un’emergenza mondiale” e rischia di far schizzare alle stelle il prezzo della pasta. L’Italia stessa, che importa il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti (e il 53% del mais di cui ha bisogno) è quindi particolarmente in allarme. “L’Ucraina è il secondo fornitore per l’Italia di mais con una quota di poco superiore al 20% – ha infatti rimarcato Coldiretti – ma garantisce anche il 5% dell’import nazionale di grano“. Come sottolineato da Coldiretti, inoltre, questa crisi dell’export sta mettendo in ginocchio anche gli allevatori italiani che devono affrontare aumenti vertiginosi dei costi per l’alimentazione del bestiame (+40%) e dell’energia (+70%).