Quirinale, Silvio Berlusconi ricoverato di nuovo all’Ospedale San Raffaele di Milano. Secondo Adnkronos ci sarebbero dei motivi medici dietro la scelta del Cavaliere di non rientrare a Roma. Il tutto in una fase cruciale delle trattative per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Cosa è successo?
Quirinale, Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele di Milano: cosa è successo
Silvio Berlusconi non è rientrato a Roma nella giornata di ieri, 22 Gennaio. Il Cavaliere non ha partecipato al vertice di centrodestra via Zoom per la discussione della sua candidatura a Presidente della Repubblica. Quello che molti hanno interpretato come un gesto simbolico o polemico in seguito alla notizia della sua rinuncia al Quirinale, potrebbe essere stato motivato da problemi di salute. Secondo Adnkronos, il Cavaliere è stato nuovamente ricoverato al San Raffaele di Milano, dopo il malore dello scorso Dicembre. Berlusconi è in ospedale da giovedì, per sottoporsi ad alcuni controlli medici. Già a Settembre il leader di Forza Italia aveva fatto alcuni accertamenti a causa di problemi di aritmia cardiaca.
La rinuncia alla candidatura: “Draghi resti Premier, la destra farà un nome condiviso”
Il Cavaliere ha affidato la comunicazione della rinuncia alla candidatura a Licia Ronzulli. La senatrice di Forza Italia ha letto una lettera di Silvio Berlusconi nel corso del vertice via Zoom del centrodestra: “Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica. Da oggi lavoreremo quindi con i leader del centro-destra per concordare un nome in grado di raccogliere un consenso vasto in Parlamento.”.
“L’Italia oggi ha bisogno di unità.” -continua la lettera- “Al di là della distinzione maggioranza-opposizione, intorno allo sforzo per combattere la gravissima emergenza sanitaria, per far uscire il paese dalla crisi”. Silvio Berlusconi ha poi ribadito la sua opposizione alla candidatura di Mario Draghi in Quirinale, e ha spinto perché resti Presidente del Consiglio fino alla fine: “Considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al PNRR, proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia”.