Quirinale, Paolo Cirino Pomicino si oppone alla candidatura di Mario Draghi. Lo storico politico italiano ha detto la sua in una serie di interviste e ospitate televisive. Per lui è importante che Draghi resti al governo: “Dobbiamo dare stabilità al paese, Draghi deve sussurrare il nome giusto e restare premier”.
Quirinale, Cirino Pomicino: “Contrario a Draghi, non ha senso destabilizzare il paese”
Le elezioni per il prossimo Presidente della Repubblica vanno a rilento. Dopo cinque giorni di votazioni non c’è ancora il nome del successore di Sergio Mattarella. Sono in molti, in queste concitate giornate di scrutini, a dire la propria sulle voci e i retroscena dietro le scelte dei partiti per il Quirinale. Anche lo storico politico italiano Paolo Cirino Pomicino ha condiviso la sua opinione su uno dei nomi più caldi, il premier Mario Draghi.
Pomicino si oppone alla sua candidatura, ritenendo che sia più prezioso nel suo attuale ruolo a Palazzo Chigi. Ospite su La7, a Piazza Pulita, il politico ha affermato: “Io sono contrario assolutamente a una ipotesi di Mario Draghi al Quirinale. Dinanzi al paese ci sono grandi questioni: la pandemia, le questioni economiche, la politica estera. Queste devono essere contrastate da politiche che fa l’esecutivo, non il Presidente della Repubblica”.
“Oggi abbiamo l’esigenza, per dare stabilità al paese, di non toccare il governo.” -ha avvertito Pomicino- “Vorrei capire per quale motivo, una volta mandato in Quirinale Draghi, questo Parlamento, che per tre anni non è stato in grado di indicare una guida per il governo, troverebbe improvvisamente la soluzione per garantire stabilità al paese. Quello che manca in questo Parlamento è un neurologo“.
“Draghi sussurri un nome e continui a fare il premier. Belloni brava, ma non è il caso”
In un’intervista a Repubblica, Paolo Cirino Pomicino aveva già espresso il suo dissenso verso la candidatura di Draghi. Dal suo punto di vista, l’attuale premier dovrebbe adottare un’altra strategia: “Il presidente del Consiglio dica che continuerà a fare il premier, però sussurri ai leader il nome di un presidente simile a Mattarella, che possa essere in grado di reggere una situazione straordinaria e il suo governo straordinario. Questo consentirebbe il sussulto politico e del Parlamento”.
Nel corso dell’intervista, Pomicino ha parlato anche di Elisabetta Belloni, il cui nome è stato accostato, oltre che al Quirinale, anche a Palazzo Chigi: “Leggo dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni come possibile premier. È una personalità di grande qualità, ma chi guida i Servizi segreti non è il caso che diventi primo ministro“.