Dopo sei giorni di trattative e votazioni (qui il diario giorno per giorno), al Quirinale è stato rieletto Sergio Mattarella. Ampia la maggioranza.
Quirinale, rieletto Sergio Mattarella
Sergio Mattarella (CHI E’) è così il secondo presidente della Repubblica (dopo Napolitano) nella storia d’Italia a ricoprire il secondo mandato. Dopo giorni di stallo, non è stato trovato un nome nuovo e dunque i principali leader dei partiti politici hanno virato sull’unico nome possibile.
LO SPECIALE SU SERGIO MATTARELLA:
Chi è Sergio Mattarella: carriera politica e vita privata
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Chi è la figlia Laura Mattarella
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Quirinale, inizia il “Mattarella bis”
L’idea di un “Mattarella bis” ha cominciato a prendere forma nella giornata di sabato 29 gennaio. La maggior parte dei principali leader hanno trovato in Mattarella l’unica possibilità per risolvere la situazione.
Salvini ha dichiarato: “Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi. È la mia posizione, poi non so nemmeno se c’è un vertice. L’importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego”. Poi ha aggiunto: “Basta andare avanti con i veti della sinistra piuttosto che andare avanti altri 5 giorni con i veti” meglio andare su “Mattarella, ma bisogna farlo con convinzione”.
Da Forza Italia: “Lunga e affettuosa telefonata tra il presidente Silvio Berlusconi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Berlusconi ha assicurato al presidente Mattarella il sostegno di Forza Italia per la sua rielezione”. Lo aveva reso noto l’ufficio stampa del presidente di FI.
Poi ecco arrivare anche il post di Matteo Renzi su Facebook: “Mantenere Mattarella al Quirinale e Draghi a Chigi è l’unico modo per lasciare l’Italia al riparo dalle strampalate follie e dalla mancanza di regia politica. Mattarella e Draghi sono due scelte eccellenti, due nomi che garantiscono le Istituzioni. Viva l’Italia”.
Giuseppe Conte: “Ci sono tanti che parlano di vincitori e vinti, noi non ci sentiamo né vincitori né vinti. Secondo noi nella possibilità di assicurare la continuità dell’azione di governo ha vinto il Paese, nella possibilità di avere un Presidente della Repubblica per i prossimi sette anni una figura di assoluta e sperimentata competenza e serietà come Mattarella, non ha vinto Conte, ha vinto il Paese“.
Giorgia Meloni: “E’ sotto gli occhi di tutti che siamo di fronte a un’anomalia sul piano istituzionale e con un Parlamento delegittimato“.
Enrico Letta: avere Mario Draghi premier e Sergio Mattarella presidente della Repubblica è “per noi la soluzione ideale, meglio rispetto a quello che si sarebbe verificato con l’ascesa del presidente del Consiglio al Quirinale“. E ancora: “Questa soluzione è la migliore in assoluto: ci guadagna il Paese, la ripresa economica, le istituzioni, le forze politiche e i partiti“.
L’idea di Mattarella sulla non rieleggibilità del presidente della Repubblica
Sergio Mattarella aveva dichiarato più volte la non rieleggibilità del presidente della Repubblica e secondo lui sarebbe opportuno introdurla in Costituzione.
Ma il 28 agosto 1998, l’allora capogruppo del Ppi alla Camera Mattarella, rilasciò un’intervista al Corriere della Sera che smentisce il se stesso di oggi.
“Mattarella: perché non rieleggiamo Scalfaro al Quirinale?”, era il titolo dell’intervista. “Non le pare impossibile?”, chiede l’intervistatore. Risponde Mattarella: “Se l’accordo giungesse nel quadro di una rinnovata intesa sulle riforme e se l’intesa ripartisse dall’elezione diretta del presidente della Repubblica potrebbe essere un’ipotesi”. Ovviamente, spiegava l’allora capogruppo del Ppi, questo “presuppone un buon clima politico” e “tutti, Polo e Ulivo, dovrebbero avere un interesse generale a crearlo”.