Raffaele Cutolo, manifesto polemico nella città di origine del boss. Tante le polemiche per una scritta in particolare apparsa in occasione dell’Anniversario di morte del o’ professore.
Raffaele Cutolo manifesto polemico
“Raffaele Cutolo, anima benedetta”: è la scritta che è stata riportata sul manifesto per l’Anniversario di morte del boss della Nuova Camorra Organizzata, morto nel febbraio del 2021. Questa scritta ha suscitato diverse polemiche non solo ad Ottaviano, paese di origine del boss ma anche sui social.
Allo stesso tempo è arrivata anche la pronta risposta don Patricello, da sempre prete impegnato a difendere i giusti valori contro la criminalità. Ecco le sue parole all’ANSA: ”La camorra non la si sconfigge criticando i parroci o i manifesti. Nei luoghi di camorra ci siamo noi, e siamo lasciati soli. Gli eroi dell’ultima ora, pronti solo a criticare, lascino che la Chiesa faccia la Chiesa, la magistratura faccia la magistratura, o il poliziotto faccia il poliziotto”.
Spunta anche un contro manifesto
Le parole di don Patricello non sono state ascoltate bene da tutti e così immediatamente è spuntato un contro manifesto in riposta al primo che ha suscitato grandi polemiche. Il contro manifesto presenta una scritta simile ma con un altro significato: “Raffaele Cutolo, non è un’anima benedetta”. Il popolo che ha tanto amato o’ professore di Vesuviana si è ribellato condannando l’anima di Cutolo per sempre.
Eppure, i napoletani insegnano di lasciare in pace i morti. A cosa sono servite le polemiche e poi la risposta? Ottaviano è stato per troppo tempo un luogo di morte e di ingiustizia, questo è il tempo di educare e di testimoniare i giusti valori ma che non abbiano sapore di vendetta. Bisogna pensare a chi è rimasto e vuole una vita nuova e in pace.
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