Di recente sono stati introdotti il Reddito di Cittadinanza e il Reddito di Emergenza e sono stati riconfermati con il nuovo decreto sostegni del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Essi operano in materia di inclusione sociale e sostegno al reddito e sono diventati sempre più importanti per la popolazione italiana anche a causa della pandemia. Lo Stato è pronto a intervenire a beneficio delle tante categorie più deboli economicamente in questo momento emergenziale. Ma quali sono le differenze? Di seguito cerchiamo di chiarire gli aspetti che caratterizzano le due misure di sostegno.
Reddito di Cittadinanza: che cos’è e le caratteristiche della misura di sostegno
Il reddito di cittadinanza (rdc – ECCO COME RICHIEDERLO) è stato introdotto con lo scorso governo guidato dal premier Giuseppe Conte ed è attivo da diverso tempo. Tale reddito contrasta la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale ed è associato ad un successivo percorso di reinserimento lavorativo e sociale. Può richiedere il reddito di cittadinanza coloro che sono disoccupati, hanno un lavoro saltuario e che hanno i seguenti requisiti:
- un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 9.360 euro l’anno;
- un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per un unico soggetto. Può essere incrementato in base al numero dei componenti del nucleo familiari e delle eventuali persone disabili presenti;
- un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza;
- nessun autoveicolo immatricolato nei sei mesi prima dalla presentazione della domanda.
Possono richiedere il reddito di cittadinanza coloro che godono della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. L’importo del sostegno è determinato da una scala di equivalenza che tiene conto del numero di componenti del nucleo familiare, a patto che non ci siano disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi precedenti, ricoverati in strutture di cura a lunga degenza oppure persone sottoposte a misure cautelare personale. Il tetto massimo del versamento può essere di 780 euro al mese per un solo componente e di 1330 euro al mese per una famiglia composta da due adulti e un figlio maggiorenne o due minorenni. Il reddito di cittadinanza ha una durata di 18 mesi, rinnovabili in base ad alcuni requisiti, e viene erogato su un’apposita tessera elettronica.
Reddito di Emergenza: che cos’è e le caratteristiche della misura di sostegno
Il Reddito di Emergenza (Rem) è stato introdotto durante l’emergenza sanitaria con la finalità di aiutare le famiglie che stanno attraversando un periodo economico drammatico a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si può richiedere il Rem se si è in possesso dei seguenti requisiti:
- essere residenti in Italia;
- un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 15.000 euro;
- reddito familiare degli ultimi due mesi inferiore alla cifra erogata con il Rem e avere un patrimonio mobiliare familiare rispetto all’anno 2019 inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000.
Tale reddito è rivolto ai nuclei familiari senza reddito e senza altri tipi di sostegni economici. Infatti coloro che sono in possesso del reddito di cittadinanza non possono chiedere il reddito di emergenza. Il versamento prevede la durata di tre mesi. L’importa ammonta da un minimo di 400 euro al mese a un massimo di 800 euro al mese, che possono diventare 840 in presenza di un familiare con disabilità. Con il nuovo decreto sostegni di Mario Draghi la richiesta del reddito di emergenza è stata prorogata per tutto il mese di aprile a causa della pandemia ancora in corso. E’ possibile fare la domanda direttamente dal sito dell’Inps. E’ previsto il riconoscimento del sostegno in via emergenziale per le mensilità di marzo, aprile e maggio. In alternativa è possibile rivolgersi a Patronati e CAF che offrono supporto gratuito ai cittadini per richiedere il Rem.
Compatibilità tra il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza
Il Reddito di Emergenza non è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Come dichiarato dal messaggio Inps n.1378 dell’1 aprile 2021 la corresponsione del reddito di emergenza “è incompatibile con l’intervenuta riscossione, in relazione allo stesso periodo, del Reddito o della pensione di cittadinanza”. Ma esiste un’alternativa: un soggetto che ha ottenuto il reddito di cittadinanza potrebbe ottenere anche le tre mensilità del reddito di emergenza solo se quest’ultimo è scaduto tra il mese di febbraio e marzo 2021. Nel portale online dell’Inps, al momento, non è specificata questa alternativa e pertanto i soggetti ad oggi non possono usufruire delle due misure di sostegno economico nello stesso momento. Il reddito di emergenza va a scomparire alla fine del periodo emergenziale.