Le regioni a rischio zona gialla ci sono ed aumentano. I dati raccolti martedì 14 settembre indicano conferme e nuovi ingressi probabilmente in zona gialla: non solo la Sicilia resterà sicuramente in zona gialla, ma rischia anche la Calabria, che ha raggiunto la soglia di rischio anche in terapia intensiva.
Regioni a rischio zona gialla: ecco i nuovi dati
Scende l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici che è stato pari a 0,85 (range 0,83 – 0,95), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando il valore era pari a 0,92.
Quattro Regioni e Province autonome risultano classificate a rischio moderato (sono Abruzzo, Molise, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento), rispetto alle 3 della scorse settimana. Le restanti 17 Regioni si trovano con un borsino a rischio basso.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid è in lieve diminuzione al 6,1% secondo i dati del Ministero della Salute, con il numero di persone ricoverate in diminuzione da 563 a 554 nell’ultima settimana. Lo stesso valore nella scheda sugli indicatori decisionali che accompagna il monitoraggio settimanale, ora all’esame della cabina di Regia, aggiornato al 14 settembre, vede un valore ancora più basso: 5,8. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce leggermente al 7,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in diminuzione.
Le regioni che rischiano la zona Gialla
Sono Sicilia, Provincia autonoma di Bolzano e Calabria le Regioni e Province autonome che registrano questa settimana il valore più alto relativo all’incidenza dei casi di Covid-19 per 100mila abitanti.
La Sicilia nelle ultime settimane è tra la zona gialla e quella arancione. In Sicilia il valore dell’incidenza è pari questa settimana (periodo di riferimento 10-16 settembre 2021) a 109,1 per 100mila abitanti.
Nella Provincia autonoma di Bolzano l’incidenza è pari a 90,5. A Bolzano c’è il tasso più alto in assoluto di adolescenti non vaccinati: sono il 40%, cioè 9.179 ragazzi tra i 16 e i 19 anni, e poi c’è anche la percentuale più alta in assoluto di non vaccinati tra i giovanissimi: ben 15.660 adolescenti tra i 12 e 15 anni (il 68,84%) non ha mai ricevuto neanche una dose.
La Calabria ha raggiunto la soglia della zona gialla. La Calabria infatti martedì riportava il 17% in area medica e il 10% in terapia intensiva. L’incidenza è pari a 84,8 casi per 100 mila abitanti. La Regione registra il 17,4% dei posti letto occupati da pazienti Covid in area medica (il valore-soglia è 15%) e il 10,7% delle terapie intensive (il valore-soglia è 10%).
La Calabria ha la percentuale più alta di insegnanti che non si sono ancora vaccinati: sono 13.581 su 46mila, pari al 29%. Il 23% dei calabresi che hanno tra i 50 e i 60 anni non hanno ricevuto neanche una dose di vaccino (sono 68mila), Il 17% dei sessantenni, pure, sta ancora aspettando (sono 41mila). L’elenco dei nuovi casi dell’ultima settimana suddivisi per provincia vede in testa Reggio Calabria con 121, Crotone 110, Cosenza 82, Vibo Valentia 28 e Catanzaro 26
Quali sono i parametri che determinano il passaggio alla zona Gialla
I parametri che determinano il passaggio di una Regione dalla zona bianca alla zona gialla fanno riferimento al tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid negli ospedali.
La zona gialla scatta quando più del 10% delle terapie intensive e oltre il 15% dell’area medica è occupato da persone ricoverate per coronavirus. La Sicilia continua ad avere dati al di sopra di queste soglie e del resto il ministro Speranza alcuni giorni fa ha firmato un’ordinanza con cui determina la permanenza in zona gialla della Regione per altri 15 giorni. Ma presto potrebbe non essere la sola.