Chi è Renata Couling, moglie di Mal. Scopriamo qualche informazione in più sulla compagna di vita del celebre cantante britannico. Cosa sappiamo sul suo conto?
Chi è Renata Couling, tutto sulla moglie di Mal: vita privata, carriera
Nata nel 1971, Renata Couling ha 52 anni ed è la compagna di vita di Paul Bradley Couling, in arte noto come Mal, celebre cantante italiano di origini gallesi. Nonostante per molti sia di fatto considerata la moglie dell’artista, in realtà la coppia non si è mai sposata: “Il nostro è un amore senza vincoli o catene”. I due si sono incontrati per la prima volta nel 1989, quando Renata aveva appena 18 anni. La ragazza era una fan sfegatata di Mal e, durante un suo concerto a Treviso, ha l’occasione cantare con lui sul palco uno dei suoi brani più noti, Furia.
È l’inizio di una bellissima storia d’amore, come racconta lei stessa a Serena Bortone negli studi di Oggi è un altro giorno: “Dopo il suo concerto, io entrai nel camerino per salutarlo da sua grande fan. Lui mi chiese chi fossi, cosa facessi, poi mi domandò ‘Ma sei forse una strega?’ e mi scaraventò contro il muro e mi baciò con passione. Ovviamente era consenziente da parte mia…”. La fama di donnaiolo di Mal creò non pochi problemi alla coppia: “Mi disse che era single e invece scoprii che fino a poco prima stava frequentando una donna, l’ho letto nei suoi diari quindi carta canta!”. Ciononostante i due sono rimasti insieme ormai per oltre trent’anni, che definiscono scherzosamente “di sopportazione e supportazione vicendevole”.
Vita privata, i figli della coppia
Dal loro amore sono nati due figli: Kevin Paul, nato il 22 luglio 1998, e Karen Art, nata invece nel 2001. Oggi entrambi grandi, sono entrambi molto appassionati alla musica, sebbene non abbiano scelto di renderla parte della loro carriera. Sul suo sito ufficiale Mal ha svelato alcuni dettagli sulla nascita di sua figlia: “Karen ha rischiato di venire al mondo in automobile, tanta era la sua fretta di nascere. Renata, dopo le 23 ore di travaglio del primo parto, se l’era presa comoda… Così mi ha svegliato, abbiamo preparato la valigia e via di corsa all’ospedale”. Il secondo nome di Karen, Art, è un omaggio a suo nonno Arthur, morto pochi giorni prima della sua nascita: “Nella mia testa ho pensato che stava nascendo una figlia, che non c’era un angelo custode disponibile e allora mio padre si era sacrificato”.