Renzi contro Scarpinato: duello al Senato tra il leader di Italia Viva e il rappresentante del Movimento 5 Stelle. Al centro del dibattito sempre il caso Alfredo Cospito che giorno dopo giorno accende il mondo della politica.
Renzi contro Scarpinato sul caso Cospito
Nel mondo della politica resta vivo il dibattito sul caso Alfredo Cospito. L’ultimo confronto acceso è andato in scena tra Matteo Renzi e Roberto Scarpinato, senatore del Movimento 5Stelle ed ex pm di Palermo. Il duello è avvenuto in Senato dopo l’informativa sul caso Cospito del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Parole dure e scintille tra i due tra botta e risposta.
Parole dure tra i due in Senato
“Il dibattito sul 41 bis è un dibattito che dovrebbe renderci orgogliosi della politica, perché è stata la politica a sconfiggere la mafia – ha detto Renzi nel suo intervento – E non è vero, come ci hanno raccontato per 30 anni, che era schiava della mafia, certo ci saranno stati responsabilità dei singoli, ma la politica con il ministro Martinazzoli che costruisce l’aula bunker per Falcone, è lei che ha vinto in quel passaggio”. Una battaglia contro la mafia che “sta avvenendo”, ha proseguito l’ex premier, “alla faccia di tutti quelli che ci raccontano che ci sono state più o meno fantasiose trattative che vengono smentite dalla Cassazione e che permettono a qualche ex magistrato di fare carriera ed entrare in questo Parlamento ma che non corrispondono alla realtà dei fatti”.
Alle parole del leader di Italia Viva, ha poi risposto Scarpinato: “Ci vuole una faccia tosta come quella di Renzi per cambiare la storia“. “Renzi ignora che la legge che ha introdotto il 41 bis è una legge sporca di sangue – ha spiegato – È stata prodotta esclusivamente con il sangue versato da Paolo Borsellino e dai cinque agenti della scorta, trucidati nella strage di via d’Amelio e dalla indignazione popolare che ne seguì, che costrinse un parlamento riottoso, che non voleva approvare il 41 bis”, ad approvarla. “Quindi non fu una vittoria della politica – ha concluso il senatore – ma dello Stato e della società civile. È una legge sporca di sangue e non si può definire una vittoria della politica”.
L’attacco di Renzi però non si è concluso: “Il senatore Scarpinato ha iniziato il suo discorso dandomi della faccia tosta perché si è sentito chiamato in causa sul passaggio del mio intervento sui magistrati che in nome di una fantomatica trattativa Stato-Mafia, smentita da una sentenza in Cassazione, hanno costruito una carriera prima in magistratura e poi in politica. Vorrei sia messo agli atti che mi riferivo proprio a Scarpinato“. Poi ha concluso, sempre rivolgendosi all’ex magistrato: “Dovrebbe spiegare non solo le sue strane frequentazioni con Palamara ma anche il suo atteggiamento folle nei confronti delle Istituzioni del Paese, come sa bene il presidente emerito Napolitano. Scarpinato per me si deve vergognare”.