In un periodo di fragorose campagne referendarie, fa più rumore il silenzio. La raccolta firme contro il Reddito di Cittadinanza è stata un totale flop. La petizione promossa dal leader di Italia Viva Matteo Renzi ha raccolto meno di 5mila firme in un mese.
Renzi contro il Reddito di Cittadinanza, petizione morta sul nascere
Considerato il grande successo delle raccolte firme per la legalizzazione dell’eutanasia e della cannabis, lo stato attuale dell’iniziativa di Matteo Renzi ha un che di surreale. E dire che le premesse erano ben diverse. Dopo un’estate di annunci e proclami, il 2 Settembre Matteo Renzi lancia la raccolta firme per il referendum contro il Reddito di Cittadinanza. In quel periodo, il politico toscano dichiara: “Fino a due mesi fa tutti dicevano che il ‘Reddito’ non si doveva toccare. Dai grillini allo stesso Pd. Poi, appena io faccio uscire sul mio libro l’idea di un referendum, partono due diverse reazioni: la prima di chi dice, “tutto sommato abbiamo fatto un errore”, la seconda reazione è di Pd e 5stelle, che all’unisono hanno cominciato a dire che la legge si può migliorare.”.
In una e-news del 9 Settembre si percepisce ancora ottimismo: “Se non ci fosse stata l’iniziativa di Italia Viva, a quest’ora saremmo ancora a “il reddito non si tocca”. E invece si tocca, eccome se si tocca”. Renzi inoltre garantisce: “Stiamo stilando il calendario preciso della raccolta firme”.
Passa quasi un mese. Dove le campagne promosse dai Radicali e dall’Associazione Coscioni son state in grado di raccogliere centinaia di migliaia di firme in pochi giorni, la petizione di Italia Viva ha raccolto appena 4873 firme online su 10mila prefissate. Un risultato decisamente impietoso, considerati gli iniziali proclami di Renzi che parlava di ” straordinaria mobilitazione di Italia Viva”. Come conferma La Notizia, ad oggi 30 Settembre, giorno limite per la consegna delle firme, non risulta consegnata alcuna richiesta di consultazione alla Corte di Cassazione sul referendum abrogativo contro il Reddito di Cittadinanza. Fonti interne ad Italia Viva si giustificano così: “Per quest’anno non era più possibile fare in tempo per i referendum di primavera”.
Matteo renzi ha condiviso su Instagram una sua foto da bambino con la scritta: “Girando per l’Italia per “ControCorrente” sento tante signore dirmi: devi dimagrire ragazzo. È vero. Devo dimagrire. Ma riguardando le vecchie foto devo ammettere che devo dimagrire praticamente da sempre, bada che ciccia”