Il ministro della difesa Guido Crosetto pensa a creare una riserva di militari in caso di guerra. Chi sono i riservisti a cui si riferisce il ministro?
Riservisti, chi sono e progetto del ministro Crosetto
Il ministro della difesa Guido Crosetto pensa a creare una riserva di militari in caso di guerra che dovrebbe essere «attivabile in caso di necessità di guerra tipo quella in Ucraina». Secondo quanto da lui dichiarato, servirebbe una riforma profonda delle forze armate italiane, le quali andrebbero rivoluzionate da cima a fondo: «Se non ci fosse stata la guerra in Ucraina non ci saremmo posti il problema. Oggi bisogna tornare a prepararsi per il peggiore scenario possibile…».
Le carenze dell’esercito
Una delle soluzioni per realizzare questo progetto, però, consiste nell’aumentare i fondi per la Difesa. Questo perchè l’esercito italiano, per Crosetto, «ha gravi carenze accumulate negli scorsi anni». Attualmente, infatti, in uno scenario di guerra, «la riserva più facile da attivare è quella delle forze di polizia, uomini e donne che sono già formati ad attività di sicurezza. Ha senso? Non lo so. Ma una riserva andrebbe pensata. Ed è una sfida più parlamentare che di ministero».
L’esigenza di nuovi riservisti
Israele, in questa situazione, ha richiamato 350 mila soldati dopo il 7 ottobre. Mentre ka Svizzera riesce a mobilitare il doppio dei militari italiani. Il Governo, quindi, ha avviato una riflessione perchè per Crosetto – come detto ai senatori e deputati delle Commissioni Esteri e Difesa annunciando l’arrivo di una riforma delle Forze armate italiane. -“bisogna tornare a prepararsi al peggiore scenario possibile” .