Rudolf Nureyev è stato un ballerino e coreografo russo naturalizzato austriaco, definito da critici come Clement Crisp e Sylvie de Naussac uno tra i più grandi danzatori del XX secolo insieme a Nižinskij e Baryšnikov. Serena Bortone lo ricorderà nella sua trasmissione Oggi è un altro giorno.
Rudolf Nureyev, chi era
Rudolf Nureyev, classe 1938, Per la sua velocità nel danzare e la propensione verso le acrobazie fu soprannominato “il tartaro volante”. Nacque su un vagone passeggeri di un convoglio della ferrovia Transiberiana e fu l’ultimo di cinque figli. Cresciuto dalla madre e con le tre sorelle Rosa, Lilia e Razida, il fratello e un padre poco presente, aveva i genitori che provenivano da famiglie di cultura musulmana. Nel 1954 fu incoraggiato ad iscriversi iscriversi all’Accademia di danza Vaganova del Teatro Kirov di Leningrado, una delle più prestigiose istituzioni dell’Unione Sovietica. Divenne particolarmente influente, specie per i ruoli maschili della danza.
Ballerino e coreografo
La sua attività da ballerino e coreografo fu importante non soltanto per la sua abilità tecnica ma si rivelò innovativa poiché determinò un epocale cambiamento nell’ambito del balletto, accrescendo l’importanza dei ruoli maschili. Il suo nuovo approccio alla danza riuscì ad abbattere il muro che si erto tra balletto classico e danza moderna.
Il suo esordio con la compagnia del Kirov fu in Laurencia, al fianco della celebre Natalija Dudinskaja e ben presto Nureev divenne uno dei ballerini più noti in Unione Sovietica, partecipando a tournée in tutto il Paese danzando per ruoli del repertorio classico e romantico come Il lago dei cigni e Giselle, che interpretò per la prima volta nel 1959.
Il successo di Rudolf Nureyev
Rudolf Nureyev nel 1983 fu nominato premier maître de ballet del Balletto dell’Opéra di Parigi che, insieme con il Royal Ballet di Londra, divenne l’istituzione di riferimento per Nureyev che da quel momento si dedicò, oltre alla danza, alla direzione dell’opera e alla promozione di giovani talenti. Alcuni ballerini che lavorarono all’Opera di Parigi durante la sua direzione sono diventati essi stessi direttori di altri importanti teatri europei come Manuel Legris, Laurent Hilaire e Charles Jude.