Chi è Ryan Satti, giovanissimo figlio di Bobby Solo e Tracy Quade. Cosa sappiamo del figlio più piccolo del celebre cantante, nato nel 2013 dall’unione con la sua seconda moglie. La coppia ormai non ci sperava più: “Tracy pensava di essere in premenopausa, invece era incinta”.
Chi è Ryan Satti, ultimo figlio di Bobby Solo e di sua moglie Tracy Quade
Ryan Satti è il figlio più piccolo di Roberto Satti, più noto al pubblico come Bobby Solo, l’Elvis Italiano autore di innumerevoli brani cult. Nato nel 2013, oggi Ryan ha 10 anni: la sua nascita è stato un miracolo insperato per il cantante e per la sua seconda moglie, Tracy Quade. Insieme dal 1995 e sposati dal 2005, i due han provato per anni ad avere figli insieme, arrivando anche a tentare l’inseminazione artificiale, senza purtroppo avere successo. Avevano ormai perso la speranza, quando è avvenuto il miracolo. Lo ha spiegato Bobby Solo in un’intervista a Vanity Fair: “Il volto di Tracy si stava arrotondando. Mi disse che non le arrivava il ciclo e un po’ pessimista, pensò di essere in premenopausa. Ma per me c’era qualcosa. Ho acquistato un test di gravidanza e in quindici secondi ho visto la linea rossa che saliva, come l’applausometro. Tracy ha detto: Oh my God, Roberto sono incinta”.
Gli altri figli di Bobby Solo e la promessa a Ryan: “Voglio vivere 150 anni per stargli vicino”
Ryan è il quinto figlio del cantante, che in passato ha avuto una vita sentimentale molto movimentata. I primi tre, Alain, Chantal e Muriel, sono nati dal matrimonio tra Bobby Solo e la ballerina francese Sophie Teckel, dalla quale divorzia nel 1991. Prima della separazione, Satti ha una relazione con la corista Mimma Foti, che da alla luce la sua quarta figlia, Veronica Satti. I rapporti con quest’ultima, concorrente del Grande Fratello 15, sono gelidi, soprattutto a causa di una lunga battaglia legale tra i due.
Dopo anni di difficoltà e lontananza, Bobby Solo ha ricostruito un solido legame con i suoi figli più grandi. Il cantante ha ammesso di non essere stato un buon padre per loro, ma si è imposto di non commettere gli stessi errori con Ryan: “Ho otto nipoti quindi sono un nonno. Quando a 23 anni è nato il maschio non ero preparato e non sono stato un buon padre, non per cattiveria, ma per immaturità. Ora sarò molto più attento. E mi auguro di vivere 150 anni per stare il più possibile vicino a mio figlio“.