Matteo Salvini, le dichiarazioni contro il salario minimo: “Irrispettoso verso i piccoli imprenditori”. Il Ministro dei Trasporti attacca le proposte di legge sull’equa retribuzione: “I privati già rinunciano allo stipendio per pagare i dipendenti”.
Matteo Salvini contro il salario minimo: “È irrispettoso verso i piccoli imprenditori”
Il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha detto la sua sul salario minimo, oggetto di proteste e discussioni negli ultimi giorni dopo la bocciatura della proposta di legge sull’equa retribuzione. Il leader della Lega ha attaccato la proposta durante un suo intervento all’assemblea di Confesercenti, schierandosi dalla parte dei datori di lavoro: “Sul salario parlo a lavoratrici e lavoratori che spesso e volentieri rinunciano a fine mese al loro stipendio per pagare i loro dipendenti e i loro collaboratori. Quindi parlare di salario minimo penso che sia irrispettoso di un privato che produce lavoro e ricchezza. Imporre per norma, calando dall’alto burocraticamente un salario minimo orario significa mettere in difficoltà tantissimi commercianti, artigiani e piccoli imprenditori. E per assurdo significa portare indietro i dipendenti che in Italia sono coperti da contratti collettivi nazionali nel 97% dei casi quasi sempre superiori a quanto previsto da qualcuno con il salario minimo”.
Le dichiarazioni passate del Ministro, che cosa ha detto?
Non è la prima volta, del resto, che il leader del Carroccio critica interventi a supporto dei lavoratori in bilico sulla soglia di povertà. Anche nel 2022 continuava ad opporsi ad ogni discorso circa l’equa retribuzione: “È inevitabile un adeguamento degli stipendi, che non è il salario minimo che in Italia non può funzionare”. Nel 2021, come del resto buona parte del centrodestra, Salvini aveva criticato aspramente il Reddito di Cittadinanza: “Ci sono dei contratti. Non ci sono gli imprenditori sfruttatori. Molto semplicemente: se tu prendi 600 euro per stare a casa a guardare la televisione e ti offrono 600 euro per andare a fare il cameriere, la soluzione la lascio intuire”.
Nonostante la sua attuale posizione sul salario minimo, tuttavia, in passato Salvini si è fatto bello difendendo la misura e promettendo di implementarla. “Il lavoro è dignità, deve essere pagato correttamente.” -recita un suo tweet del 2018- “Non possono esistere contratti da due euro all’ora, da 15 ore al mese. Serve introdurre un salario minimo garantito, come in Svizzera. Metterò fuori legge uno stipendio da sfruttamento”. Un concetto già ribadito in altri suoi interventi su Twitter, con promesse mai andate oltre la mera campagna elettorale: “Introdurremo per legge un minimo di stipendio sotto il quale non si può andare. Due/tre euro l’ora non è lavoro, è schiavismo! Via la Fornero e si liberano posti di lavoro, non serve uno scienziato per capirlo!”.
#Salvini: Il lavoro è DIGNITÀ, deve essere pagato correttamente. Non possono esistere contratti da due euro all’ora, da 15 ore al mese. Serve introdurre un salario minimo garantito, come in Svizzera. Metterò fuori legge uno stipendio da SFRUTTAMENTO. #Matrix @MatrixCanale5
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 31, 2018