Salvini si è scagliato contro la produzione di auto elettriche puntando il dito verso l’Unione Europea e la Cina. Inoltre, sempre il ministro dei Trasporti si schierato a difesa di ChatGpt che in Italia è stato per il momento bloccato.
Salvini contro le auto elettriche
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto durante un comizio tenutosi a Udine in occasione della campagna elettorale per le elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. In particolare il vicepremier ha puntato il dito contro l’Unione Europea e la Cina sulla produzione di auto elettriche.
“L’Europa che vuole tutelare l’ambiente non può legarci mani e piedi ai cinesi”, ha affermato Salvini nei passaggi ripresi da La Repubblica. “Perché l’Europa che vuole imporre le auto elettriche a tutti è una roba priva di senso, che fa licenziare in Italia e aiuta la Cina. E allora mi viene il dubbio che, siccome all’Europarlamento hanno trovato qualcuno che aveva le valigie piene di denaro contante dei paesi islamici, ecco, chissà se fra un po’ non ne troveranno anche altre piene di denaro contante che arriva dalla Cina per votare certe leggi che sono anti-italiane, anti-europee e favoriscono solo il gigante oltreoceano”.
Il leader della Lega si schiera a difesa di ChatGpt bloccata in Italia
“Trovo sproporzionata la decisione del Garante della privacy che ha costretto ChatGpt a impedire l’accesso dall’Italia, primo e unico Paese occidentale dove ciò avviene. Oltretutto sono ormai decine i servizi basati su intelligenza artificiale”. Così, in una lunga nota pubblicata anche sui social, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha attaccato al decisione del garante della privacy di bloccare ChtaGpt in Italia per il momento. “Ogni rivoluzione tecnologica comporta grandi cambiamenti, rischi e opportunità, è giusto controllare e regolamentare, attraverso una collaborazione internazionale tra regolatori e legislatori, ma non si può bloccare, impedendo e danneggiando il lavoro di chi fa impresa, ricerca, innovazione”, ha aggiunto Salvini.
“Salvo che in caso di attività criminali o rischi per la sicurezza nazionale, io sono sempre contro ogni censura e per il libero pensiero“, scrive ancora Salvini. E attacca: “Non è accettabile che in Italia, patria di Galileo, Marconi e Olivetti, si debba prendere in considerazione di usare una Vpn (Virtual private networks, sistemi che aggirano le limitazioni regionali a Internet) per superare un blocco, come avviene in Cina e nei Paesi privi di libertà. Paradossalmente, poi, lo stesso ChatGpt alimenta la chat di Bing, motore di ricerca concorrente di Google, che rimane perfettamente accessibile”. I produttori, ricorda Salvini, “hanno espresso disponibilità, auspico ci sia un rapido chiarimento e il ripristino dell’accesso. Peraltro, non bisogna essere ipocriti: problematiche legate alla privacy riguardano praticamente tutti i servizi online, serve buonsenso”.
Trovo sproporzionata la decisione del Garante della Privacy che ha costretto #ChatGPT a impedire l’accesso dall’Italia, primo e unico Paese occidentale dove ciò avviene. Oltretutto sono ormai decine i servizi basati su intelligenza artificiale… (1/6) pic.twitter.com/oI9ubRG09T
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 2, 2023
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