Santa Rita si festeggia il 22 maggio e nell’iconografia mondiale emerge, in particolare, la figura e il significato della rosa. Inoltre, da Cascia le suore hanno fatto sapere che nelle preghiere in questa giornata ci sarà particolare spazio all’Ucraina e all’Emilia Romagna.
Santa Rita il 22 maggio: il significato delle rose
Il 22 maggio si festeggia Santa Rita da Cascia, una figura alla quale vengono chiesti i miracoli che sembrano impossibili. Inoltre, al suo nome sono legate le rose, che piacevano tanto alla Santa. Nella iconografia mondiale, infatti, la santa è ritratta sempre con una rosa in mano, un crocifisso, e una spina sulla fronte. Nel 1457 Rita è malata e da tempo è a letto. La santa chiede a sua cugina di portarle due fichi e una rosa. Essendo pieno inverno, la cugina crede che stia delirando ma tornata a casa trova una rosa germogliata in mezzo alla neve.
Da Cascia in preghiera per Ucraina ed Emilia Romagna
“Alla vigilia del 22 maggio, siamo al fianco del Papa nella costruzione di una speranza di pace, in Ucraina e in ogni Paese martoriato dalla guerra. Pregheremo chiedendo l’intercessione di santa Rita – afferma madre Maria Rosa Bernardinis, badessa del monastero di Cascia, nel messaggio in occasione della festa – perché, secondo il suo esempio, converta i cuori dei leader coinvolti affinché cerchino la strada del dialogo, per costruire una pace che sappia di giustizia, piuttosto che continuare con la via delle armi, che innesca la spirale dell’odio“. A santa Rita saranno anche rivolte preghiere perché le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’impressionante trovino conforto, aggiunge madre Maria Rosa, esprimendo a nome di tutte le monache agostiniane vicinanza alle terre emiliane. “Costruire una pace giusta – continua, poi, il messaggio della religiosa – significa aprire le porte all’ altro, cercando di mediare e ricostruire il dialogo. “E aprire, anzi spalancare le porte, per permettere a chi ha bisogno di sperimentare l’Amore del Signore” è quello che fanno le donne alle quali viene consegnato il Riconoscimento Internazionale Santa Rita 2023, spiega la badessa, “accomunate dal loro ‘essere servizio al prossimo’” e che “hanno saputo fiorire nonostante le spine delle loro vite, confidando in Dio, e facendo della carità, propria di Santa Rita, e della devozione come partecipazione, la loro missione di vita, a partire dal vicino della porta accanto, per arrivare a chi è più lontano o diverso”.
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