In Polonia sono stati trovati i resti di uno scheletro “donna vampira”, seppellita con una falce intorno al collo e con un lucchetto fissato all’alluce sinistro per “impedire il suo ritorno dai morti”. Secondo gli archeologi che hanno rinvenuto i suoi resti, nello specifico, si trattava di “misure di sicurezza” utilizzate per impedire che la donna, considerata un vampiro, potesse risvegliarsi dal mondo dei morti e terrorizzare la popolazione con azioni sanguinarie.
Polonia, trovato lo scheletro della “donna vampiro”
Questo ritrovato dagli archeologi in Polonia non è il primo scheletro ritrovato con questo macabro trattamento, frutto della superstizione e del mito dei vampiri che secoli addietro si fece largo in diversi Paesi europei, in particolar modo in quelli slavi. La paura per queste mitologiche creature “succhiasangue” e dotate di lunghi artigli si radicò talmente tanto che non mancarono esecuzioni sommarie di persone accusate di vampirismo.
Il leader della squadra, il professor Dariusz Poliński dell’Università Nicholas Copernicus nella vicina città di Torun che ha portato avanti la ricerca, ha dichiarato che la forma della sepoltura era molto insolita.
La conclusione degli archeologi
Lo scheletro di una donna vampiro rinvenuto in Polonia è stato rinvenuto nel cimitero del villaggio di Pien. Dall’analisi della tomba e dello scheletro sono emersi altri dettagli come, ad esempio, un ritrovamento di un cappello di seta. Ciò starebbe a indicare, molto probabilmente, che la donna il cui scheletro è stato ritrovato apparteneva a una classe sociale alta. E ancora, un dente incisivo molto sporgente offrirebbe indicazioni sull’aspetto insolito della morta.