Sciopero 11 ottobre 2021: il trasporto pubblico si ferma ma non solo. Lo scioperò sarà generale e condiviso anche dalla scuola e dagli uffici pubblici. Durerà circa 24 ore ed è previsto in tutta Italia. Le richieste dei sindacati riguardano tutti i settori del lavoro pubblico: dai contratti a tempo indeterminato alla parità salariale per le donne. I servizi principali saranno granititi così come alcune fasce orario nei trasporti.
Sciopero 11 ottobre 2021: il trasporto pubblico si ferma
Lunedì 11 ottobre si fermano, quindi, i treni di Trenitalia e di Italo, sia a media che a lunga percorrenza. Nel caso di Trenitalia, l’azienda assicura servizi minimi di trasporto e ne pubblica una lista sul proprio sito. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arriveranno comunque alla destinazione finale se raggiungibile entro un’ora dall’inizio dell’agitazione sindacale,
Anche Italo ha pubblicato sul proprio sito la lista dei treni garantiti. Circa il 50% dei servizi programmati in fascia di sciopero arriveranno comunque a destinazione.
Sciopero anche del trasporto regionale in molte città come Napoli, Milano, Torino, Bari. Saranno garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione: dalle ore 06:00 alle ore 09:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00 dei giorni feriali.
Sciopero 11 ottobre 2021: agitazione generale
Lunedì 11 ottobre, non si fermano solo i trasporti (treni, aerei, autobus, metro, traghetti), ma anche scuola e uffici pubblici.
La protesta generale riguarda il rilancio degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità e nei trasporti.
È stata citata anche la tematica ambientale, a favore dello stop delle produzioni nocive e a tutela dell’ambiente, nonché quello della lotta ad ogni discriminazione di genere. A questi, si aggiungono le richieste contro il Green Pass, che dal 14 ottobre sarà obbligatorio nel mondo del lavoro.
Sciopero 11 ottobre 2021: cosa chiedono i sindacati
Uno sciopero generale che ovviamente vede i sindacati in primo piano. Secondo i Cobas, però, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) “non costituisce una svolta nell’uso pubblico e sociale dell’ingente massa di denaro”. Tra i punti rivendicati con lo sciopero, riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione, regola generale del contratto a tempo indeterminato, abolizione Jobs Act e riforma Fornero. In più, anche temi generali del mondo del lavoro, come la parità salariale per le donne, il reddito universale e il potenziamento del trasporto pubblico