Uno sciopero dei taxi anche il 20 e 21 luglio per protestare contro il ddl concorrenza. Ma cosa sta succedendo di preciso?
Sciopero taxi, oggi agitazioni in tutta Italia
La protesta dei tassisti contro alcune decisioni del Governo continua e non accenna a finire. Alla mobilitazione per lo stralcio del ddl concorrenza, in particolare, si è aggiunta anche quella per la pubblicazione dei cosiddetti Uber-files (che mostrerebbero come la società di ride sharing avrebbe violato leggi e fatto pressioni negli ultimi anni su diversi governi per espandersi). globalmente. A Napoli questa mattina le agitazioni erano particolarmente presenti in Piazza del Plebiscito, la quale è stata occupata da 500 taxi. A Roma, inoltre, cinque tassisisti si sono incatenati alla recinzione in ferro che circonda piazza Colonna, davanti palazzo Chigi per protestare contro le misure del decreto così come diversi disagi sono stati segnalati anche a Milano in Stazione centrale.
Nuovo sciopero taxi il 20 e 21 luglio
I tassisti, però, sembrano intenzionati a non mollare la presa. Un nuovo sciopero, infatti, è stato proclamato per i giorni 20 e 21 luglio (48 ore). Il motivo? Nella e-mail inviata e firmata Fast Confsal, Satam, Tam, Usb-Taxi, Un.i.c.a Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpersa, Or.s.a. Taxi, Ugl-Taxi, Federtaxi Cisal, Fit-Cisl e Silt, si legge che “le scriventi organizzazioni sindacali e associazioni di categoria rilevando da parte del Governo una ferma e quasi ideologica intenzione di mantenere sostanzialmente immutato l’iter legislativo relativo all’articolo 10 (Delega al Governo in materia di trasporto pubblico non di linea), ritengono insufficienti gli elementi affrontati nei tre incontri con la delegata dal governo, la viceministra Teresa Bellanova, e anche in considerazione del calendario estremamente ravvicinato formulato dalle commissioni parlamentari, proclamano per i giorni 20 e 21 luglio (48 ore) nel rispetto della normativa vigente, uno sciopero dei lavoratori del Servizio taxi”.