Scuola, il Covid potrebbe portare a un’impennata dei contagi. C’è preoccupazioni tra gli esperti soprattutto perché non ci sono indicazioni particolari da parte del Ministero, la cui ultima circolare risale all’11 agosto scorso.
Scuola, il Covid potrebbe portare un aumento dei contagi
Con l’inizio del nuovo anno scolastico, potrebbe tornare con prepotenza anche il Covid. In Italia, nell’ultima settimana si sono registrati 21.309 casi, in aumento del 44% rispetto ai 14.863 della settimana precedente. Il professor Walter Ricciardi ha dichiarato che l’apertura delle scuola potrebbe rappresentare un pericolo. “L’evidenza dimostra che viviamo ondate periodiche. Il virus cerca di evitare le nostre resistenze variando e contagiando più persone possibile. Di fronte a questo ci possono essere due atteggiamenti: ignorarlo o affrontarlo. Se il Paese fa finta di nulla si espone ai problemi ormai noti di moltiplicazione delle infezioni e intasamento degli ospedali. Nessuno pensa che torneremo alle drammatiche scene della prima o seconda ondata, ma saranno comunque numeri pericolosi e credo che questo non sia né eticamente né scientificamente accettabile“.
“Nel Nord Europa hanno diminuito i contagi monitorando l’aria nelle classi e ventilandole secondo necessità. Basterebbe imitarli“, spiega Ricciardi. Mentre le mascherine “se si areano i locali e si mantengono i banchi separati non sono necessarie. Servono invece sui mezzi di trasporto, nei luoghi affollati e ovviamente negli ospedali, che altrimenti possono tornare ad alto rischio”.
Cosa fare se si è positivi?
Non ci sono indicazioni particolare per la scuola se qualcuno dovesse risultar e positivo. L’ultima circolare del Ministero risale all’11 agosto scorso e evidenziava che dinanzi a un tampone positivi, non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento. Tuttavia, viene consigliato di indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie, mascherina chirurgica o FFP2, se si entra in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, l’indicazione è di rimanere a casa fino al termine dei sintomi.