La scuola va in sciopero il 10 Dicembre, anticipando la protesta generale del 16. I sindacati contestano la Manovra 2022 e l’immobilismo del Governo nell’ambito dell’istruzione.
Scuola in sciopero il 10 Dicembre, i sindacati contro la Manovra 2022
“Adesso basta, la scuola si ribella” con questo slogan i sindacati Flc Cgil, Uil Scuola, Gilda e Snals hanno indetto lo sciopero generale del personale scolastico il 10 Dicembre 2021. Alla base della contestazione c’è la Manovra finanziaria 2022, approvata il 28 Novembre dal Governo Draghi. Secondo i sindacati, la nuova legge di bilancio mette nuovamente in secondo piano l’istruzione, assegnando fondi irrisori alle scuole. Lo affermano in una nota: “Il provvedimento elaborato continua ad ignorare le gravi criticità della scuola pubblica italiana. Sussiste, pertanto, l’esigenza di pretendere un profondo mutamento dei contenuti del Disegno di legge in fase di esame da parte del Parlamento nella parte dedicata alla scuola”.
La nota del Flc Cgil continua: “È chiamato a reperire le risorse finanziarie necessarie per consentire di rinnovare il CCNL di categoria ormai scaduto. Ma anche di adottare le altre misure per affrontare la grave emergenza epidemiologica in atto, dando continuità all’attività didattica in presenza, in sicurezza”.
La Manovra finanziaria da 33 miliardi promossa dal Governo stanzierà per il sistema nazionale di istruzione solo 260 milioni. Già il 12 Novembre Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, aveva contestato la legge di bilancio: “Una quota che non garantirà nemmeno gli aumenti contrattuali attesi. Misure di finanza pubblica che mortificano la scuola a cui sono riservati solo interventi di natura programmatica, tutti rigorosamente a costo zero”.
Le ragioni dello sciopero e le richieste dei sindacati
Solo lo 0.6% dei fondi della Manovra verranno destinati a premiare la professionalità dei docenti, una percentuale considerata insufficiente dai sindacati. È contestata inoltre la questione degli aumenti: gli 87 euro in più in busta paga sono considerati irrisori, soprattutto in considerazione del gap di 350 euro tra personale scolastico e Pubblica Amministrazione. Sono inoltre considerate insufficienti le risorse impiegate per l’organico Covid: 300 milioni per gli insegnanti, ma nulla per il personale Ata.
Le richieste dei sindacati sono le seguenti:
- Proroga dei contratti anche per il personale Ata
- Riduzione del numero di alunni per classe
- Concorso per Dsga Facenti Funzioni anche senza titolo di studio
- Abolizione dei vincoli per la mobilità del personale
- Fondi per un aumento di stipendio a tre cifre
- Stabilizzazione dei precari con 3 anni di servizio
- Stop alle ingerenze legislative in ambito contrattuale
- Risorse per una valorizzazione contrattuale concreta e non un “premio alla dedizione al lavoro”
La protesta continua il 16 Dicembre con lo sciopero nazionale
La scuola parteciperà inoltre allo sciopero generale del 16 Dicembre, indetto dalle confederazioni Cgil e Uil sempre per protestare contro la Manovra finanziaria. La contestazione durerà 8 ore e culminerà con la manifestazione nazionale a Roma, interconnessa ad altre iniziative che coinvolgeranno altre quattro città. I sindacati hanno comunicato le motivazioni dello sciopero in una nota: “Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno del Premier Draghi e del suo esecutivo, la manovra è stata considerata insoddisfacente: fisco, pensioni, scuola, politiche industriali e contrasto alle delocalizzazioni, contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”.