Caso Leonardo La Russa, sequestrato il cellulare ma senza la sim. Gli inquirenti pronti a scavare in chat e foto in cerca di dettagli per ricostruire la sera della presunta violenza sessuale. Il padre della ragazza: “La mancata consegna spontanea dimostra che nasconde qualcosa”.
Sequestrato il cellulare di Leonardo La Russa, niente sim per gli inquirenti
Continuano le indagini su Leonardo La Russa, figlio più giovane del Presidente del Senato Ignazio La Russa accusato di violenza sessuale da una sua ex compagna di classe. La Procura ha sequestrato il cellulare del ragazzo ma senza la sim, intestata allo studio legale del padre e quindi confiscabile solo dietro autorizzazione del Senato o autonoma consegna. Gli inquirenti proveranno a ricostruire l’accaduto attraverso ricerche per parole chiave nelle chat e nei social di Leonardo, in cerca di prove di quanto raccontato dalla ragazza.
Il padre della vittima: “La sim nasconde qualcosa”
Il padre della presunta vittima ha commentato la mancata consegna della sim in una serie di interviste concesse a La Repubblica e a Il Giorno. L’uomo ritiene che si tratti di un gesto che parla da solo: “Prendo atto della mancata spontanea consegna della sim del telefono coinvolto. Vista la delicatezza degli eventi, ritengo che questo fatto sia la dimostrazione di una volontà di nascondere qualcosa“. L’uomo si augura che si dia la priorità alla scoperta della verità su quanto accaduto: “Mi auguro che si smetta di fare politica e che non si accusi la seconda carica dello Stato, dando priorità alla sola ricostruzione della verità dei fatti”.