A tre anni di distanza dall’esperienza di Marta Cartabia, una donna torna alla guida della Consulta dopo il congedo da quel ruolo di Giuliano Amato. È giudice della Corte Costituzionale della Repubblica italiana dal 2014.
Chi è Silvana Sciarra
Silvana Sciarra, classe 1948 e originaria di Trani, è la nuova presidente della Consulta. Giuslavorista, è stata eletta giudice costituzionale dal Parlamento nel 2014 e ora, come anticipato, succede a Giuliano Amato di cui è stata vicepresidente. Il suo mandato, che ha inizio il 20 settembre 2022, scadrà a novembre del 2023. Allieva di Gino Giugni, si è laureata all’università di Bari ed il suo nome, nei giorni che hanno portato alla rielezione di Sergio Mattarella, era stato proposto dal Movimento cinque stelle come papabile per il Quirinale.
Carriera
Silvana Sciarra si è laureata in Giurisprudenza presso l’università di Bari, discutendo una tesi con il professor Gino Giugni. Nel corso della sua carriera è stata ‘Harkness Fellow’ presso l’Ucla e la Harvard Law School (1974-1976), e nel suo percorso accademico ha insegnato presso la facoltà di Scienze economiche e bancarie dell’università di Siena, mentre dal 1994 al 2003 ha ricoperto la cattedra di Diritto del Lavoro e Diritto sociale europeo presso l’Istituto universitario europeo di Fiesole, dove ha coordinato anche progetti internazionali e curato pubblicazioni.
Presidente per un voto di scarto
L’elezione di Silvana Sciarra come presidente della Consulta è stata determinata da un solo voto di scarto: la giuslavorista, infatti, ha preso 8 voti contro i 7 andati a Daria De Pretis. La partita si è dunque giocata tra due donne vicepresidenti, visto che nessun voto è andato al terzo candidato, il giudice Nicolò Zanon.