Simone Tabacci è il figlio di Bruno Tabacci, braccio destro di Mario Draghi alla presidenza del consiglio dei ministri. Simone è stato assunto da Leonardo, colosso degli armamenti, con uno stipendio poco inferiore ai centomila euro annui.
Caso Tabacci, assunto il figlio del braccio destro di Draghi
Secondo l’esclusiva lanciata dal Domani l’azienda di stato Leonardo, colosso degli armamenti e non solo, ha assunto Simone Tabacci, figlio di Bruno Tabacci.
Bruno Tabacci è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e dunque braccio destro del premier Mario Draghi. Una personalità molto importante all’interno del Governo perchè Tabacci ha le deleghe per la programmazione economica del governo.
Secondo Domani, comunque, non è solo lo stipendio il problema ma il rischio di un conflitto di interessi per il padre Bruno Tabacci.
Dopo il figlio della Casellati anche il caso del figlio di Tabacci
Non è il primo “figlio di un politico” che in questi giorni finisce nella bufera. E’ notizia di questi giorni, infatti, che anche il direttore d’orchestra Alvise Casellati, figlio della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, avrebbe beneficiato di ingenti finanziamenti da parte dello Stato per la sua attività artistica.
Lo stretto rapporto di parentela, anche nel caso Tabacci, fa sorgere diversi dubbi sull’assunzione a Leonardo. Il ruolo del padre di Simone Tabacci è importante nell’organigramma del Governo Draghi, soprattutto per le importanti deleghe ricevute dal premier.
Cos’è il colosso Leonardo e perché si rischia il conflitto di interessi nel caso Tabacci
Leonardo S.p.A. è un’azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell’economia e della finanza italiano, che possiede una quota di circa il 30%. Proprio la voce del maggior azionista fa discutere sull’assunzione del figlio di Tabacci. Quindi il conflitto di interessi non è da escludere.
Leonardo è la decima più grande impresa di difesa del mondo ed è la terza più grande in Europa con entrate dal settore difesa che rappresentano il 68% del proprio fatturato. L’azienda è strutturata in 5 divisioni operative: Elicotteri, Velivoli, Aerostrutture, Elettronica e Cyber Security (ex Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni).