Smart working, proroga in arrivo per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under-14. Il Governo al lavoro per nuove misure per il lavoro agile, sia nel pubblico che nel privato. Si punta a prorogare l’utilizzo del lavoro a distanza per le categorie più deboli fino al 2023.
Smart working, si lavora per la proroga per lavoratori fragili e per chi ha figli under-14
Il Governo Meloni lavora per garantire il ricorso allo smart working per le categorie più deboli, sia nel pubblico che nel privato, almeno fino alla fine del 2023. La misura che da diritto al lavoro agile ai lavoratori fragili e ai genitori di figli under-14 scade il 31 dicembre 2022, ma potrebbe essere inserita nel decreto Mille Proroghe. Lo conferma Claudio Durigon, sottosegretario al lavoro, secondo il quale il Governo sarebbe pronto ad intervenire per inserire la proroga. La decisione finale verrà presa nei prossimi giorni, dopo i colloqui con il Ministero della Pubblica Amministrazione.
Il Ministro Zangrillo: “Il lavoro agile funziona, basta organizzarsi”
Ha parlato dell’argomento lo stesso Paolo Zangrillo, Ministro della Pubblica Amministrazione. Per il Ministro gli anni della pandemia sono la dimostrazione del funzionamento del lavoro a distanza anche in ambito pubblico: “Con la pandemia il numero di lavoratori italiani che hanno lavorato in smart working è passato da 500mila a 5 milioni. È sbagliato pensare che nella pubblica amministrazione non funzioni. Ci sono già molteplici contratti collettivi che ne prevedono il ricorso“. Per Zangrillo basta gestire al meglio lo strumento: “L’importante è organizzarsi: se siamo capaci di organizzare il lavoro agile in modo da garantire la produttività, passando da una logica di controllo alla misura del risultato e alla verifica delle performance, penso allora si tratti di uno strumento utile“.