Sergio ha 54 anni quando scopre di avere un tumore alla prostata. Il suo medico, il dottor Stefano De Luca, urologo dell’Ospedale San Luigi di Orbassano, lo rassicura: “la neoplasia è di basso rischio, questo significa che sarà solamente necessario prestare sorveglianza attiva, con follow-up costanti per assicurare che la situazione resti stabile”. Poi le cose cambiano, la malattia progredisce e a Sergio viene proposto il trattamento non invasivo con il sistema robotico Focal One.
Fiducia e dialogo tra medico e paziente sono i pilastri di questa puntata
“Sorvegliato speciale” è l’undicesimo e nuovo episodio di Dire Fare Curare, il podcast di ab medica che racconta storie di cura eccellenti con la voce narrante di Matteo Caccia. Fiducia e dialogo tra medico e paziente sono i pilastri di questa puntata, per ricordare quanto sia importante il tempo che si dedica all’ascolto perché ogni storia, come ogni paziente, è unica. Se, in passato, il carcinoma prostatico veniva trattato indiscriminatamente, oggi si distingue tra casi su cui intervenire subito chirurgicamente e pazienti che dovranno solo sottoporsi a controlli programmati. Sergio, bibliotecario, era tra questi ultimi: ogni 3 mesi svolgeva monitoraggi specifici per valutare possibili variazioni nella stadiazione della malattia. Prosegue così per quattro anni, fino a quando una risonanza magnetica multiparametrica registra un aumento delle dimensioni del tumore, da 5,6 millimetri a circa 1 cm.
Stefano De Luca: “La terapia focale è una frontiera estremamente innovativa nel trattamento delle neoplasie”
In aiuto di Sergio, su indicazione del Dott. De Luca, arriva la tecnologia Focal One, il sistema robotico HIFU (High Intensity Focused Ultrasound, ultrasuoni focalizzati ad alta intensità) per il trattamento focale del tumore prostatico. “La terapia focale è una frontiera estremamente innovativa nel trattamento delle neoplasie – spiega il dottor Stefano de Luca –. Nel carcinoma prostatico ci permette di trattare esclusivamente la lesione tumorale, qualora naturalmente questa sia visibile alla risonanza, e di risparmiare il tessuto prostatico sano. Questo porta a indubbi vantaggi sia in termini di preservazione della continenza urinaria che di potenza sessuale, che non vengono assolutamente alterate. La terapia HIFU, tramite il dispositivo Focal One, lo fa perfettamente: consente infatti in tempo reale una fusione di immagini
della risonanza multiparametrica con l’immagine che acquisiamo in tempo reale dalla sonda ecografica transrettale, che mostra tridimensionalmente la lesione tumorale evidenziata nella risonanza all’interno del campo operatorio. Possiamo così indirizzare i fasci di ultrasuoni esclusivamente verso la zona target.” L’intervento è breve, con una degenza in day hospital: il paziente non poteva aspettarsi di meglio.