Si prevede un Natale con pochi limiti. A dicembre 2021, infatti, non ci saranno particolari restrizioni, anche per gli spostamenti tra le regioni. Ecco come funzionerà.
Spostamenti tra regioni a dicembre 2021
A dicembre 2021 gli spostamenti tra regioni sono consentiti senza restrizioni a patto che avvengano tra zone bianche o gialle. In particolare, chi si sposta in macchina non ha nessun tipo obbligo. Può anche dare un passaggio a persone non conviventi. La condizione è che nella parte anteriore dell’auto ci sia solo il guidatore e che i passeggeri nei sedili posteriori siano solo due e che tutti indossino la mascherina.
Chi invece vuole spostarsi tra regioni con un mezzo pubblico, come treni, Intercity, aerei, traghetti o pullman, ha l’obbligo di esibire il Green pass. Si tratta però del certificato nella sua versione base – non rafforzata, o super. Perciò non è necessario che i viaggiatori siano vaccinati o guariti dal Covid: basta anche un tampone molecolare o antigenico rapido negativo. (In quest’ultimo caso, però, il green pass ha una durata ridotta).
Spostamenti in zona arancione
Cosa succede se si vuole uscire da una regione arancione o se la si vuole raggiungere? In questo caso a fare la differenza per chi può varcare i confini o meno è l’avvenuta vaccinazione. In zona arancione, infatti, gli spostamenti fuori dal Comune di residenza sono consentiti esclusivamente ai possessori di “Super Green pass”.
Chi non è vaccinato o guarito dal Covid può allontanarsi solo per motivi autocertificati di lavoro, necessità, urgenza. Tuttavia, al momento, l’unica Regione che rischia di passare in zona arancione entro il mese è il Friuli Venezia Giulia, che registra le percentuali più alte di ricoveri.
Lockdown a Natale?
Insomma, niente lockdown a Natale o Capodanno nel 2021. Almeno per i vaccinati con doppia dose o i guariti dal Covid: ben 46 milioni di italiani. Per i restanti, comunque, non si prospettano vacanze particolarmente restrittive. È infatti ancora possibile ottenere il Green pass sottoponendosi a tampone e i tassi dei ricoveri non sembrano suggerire “esplosioni” di zone arancioni.