Stagione sciistica, il green pass obbligatorio. Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Rezza, è favorevole all’apertura degli impianti ma con l’obbligo della vaccinazione e quindi della certificazione verde.
Stagione sciistica, il green pass obbligatorio
Sulle piste da sci della Svizzera si potrà sciare senza il Green pass. Il certificato verde durante tutta la prossima stagione invernale non sarà obbligatorio per accedere agli impianti.
In Italia invece, per accedere agli impianti sarà necessario avere il green pass, come sottolinea il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Rezza: “Per ora non vedo segnali tali da rendere impraticabile la stagione sciistica come è avvenuto negli anni passati. Il Green pass è uno strumento importante di prevenzione. Naturalmente ci vuole buon senso. Se la situazione dovesse peggiorare al punto da valutare la necessità di ulteriori misure restrittive, ora non lo posso escludere, ma mi auguro di no“.
Impianti sciistici aperti solo ai vaccinati
Valeria Ghezzi, presidente dell’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), intervistata dall’agenzia Agi, difende la stagione invernale: “Bisogna aprire gli impianti sciistici solo ai vaccinati seguendo il modello dell’Austria. Si al green pass ma non con il tampone e vaccino anche per i bambini. Difendo la stagione invernale: lo scorso anno in Svizzera gli impianti aperti non hanno alleggerito ma nemmeno aggravato la situazione”.
La stagione invernale in Italia dovrebbe iniziare tra il fine settimana del 26-27 novembre, e il week end del 4-5 dicembre, con la piena operatività verso il Ponte dell’Immacolata. “In questo periodo in Italia ci sono impianti aperti a differenza dello scorso anno che erano tutti chiusi. Adesso si scia a Cervinia, in Val Senales e sul Col Gallina sopra Cortina d’Ampezzo”, ricorda Ghezzi: “Secondo me il green pass dovrebbe inserire l’informazione se una persona è vaccinata e la relativa data di scadenza ma oggi questi dati non compaiono sulla prima schermata dell’applicazione”.
Con il freddo però resta il problema di come controllare il green pass. “La norma attuale è impossibile da mettere in pratica nel settore degli impianti di risalita”, avverte la presidente dell’Anef, infatti “le piste da sci non sono come andare al cinema o in uno stadio dove c’è un varco di controllo ma sono libere e chi e come controllerà i pass?”.
Quindi la stessa Ghezzi pone delle domande: “Con il freddo i cellulari di scaricano, il pezzo di carta con la neve si sgualcisce e poi, in quale luogo vengono controllati i pass? Ai parcheggi? Alle casse? Alla partenza dell’impianto? Il rischio di lunghe code e di assembramenti sarebbe molto alto”.