Steve Morse lascia i Deep Purple: cosa è successo? Il chitarrista americano 67enne ha annunciato l’intenzione di ritirarsi definitivamente dalla band. Ecco spiegati i motivi della sua decisione.
Perché Steve Morse lascia i Deep Purple? Ecco cosa è successo
Steve Morse, chitarrista dei Deep Purple dal 1994, ha annunciato il suo addio ufficiale alla band hard rock britannica. Il musicista americano si era già preso una pausa da diversi mesi per prendersi cura di sua moglie Janine, malata di cancro. Inizialmente aveva dichiarato che sarebbe tornato sul palco con i Deep Purple non appena la sua compagna si fosse sentita meglio. Ora la situazione è cambiata e Morse ha fatto sapere che il suo è un addio definitivo. La conferma arriva anche dai profili social della band, che saluta così il chitarrista: “Steve Morse si ritira dalla band, dopo esserne stato il chitarrista per più di un quarto di secolo. Le sue circostanze personali gli impediscono di tener fede al programma del gruppo per tutto il 2022 e oltre. Steve mancherà moltissimo alla band, alla crew, al management, all’etichetta discografica e a tutti coloro che hanno avuto il piacere di lavorare con lui nel corso degli anni. Steve è sempre stato enormemente grato per il supporto e l’amore dei fan dei DEEP PURPLE in tutto il mondo. Un vero maestro…”. Al posto di Morse, negli scorsi mesi, i Purple hanno ingaggiato il chitarrista blues Simon McBride.
Morse: “Non posso stare lontano da casa a lungo, ringrazio tutti”
Morse ha salutato i suoi fan con un lungo messaggio in cui ha spiegato le sue circostanze: “Lo scorso autunno, ho improvvisamente lasciato la sessione di scrittura dei PURPLE in Germania perché mia moglie stava avendo una vera e propria crisi medica. Quasi un anno dopo, stiamo imparando ad accettare un cancro aggressivo al quarto stadio e la chemioterapia per il resto della sua vita“.
“A entrambi manca la presenza agli spettacoli.” -spiega il chitarrista- “Ma non potevo impegnarmi in tour lunghi o lontani, dato che a casa le cose possono cambiare rapidamente. Lo scorso autunno ho proposto di trovare un chitarrista sostituto, sperando di poter vedere la miracolosa cura contro il cancro di cui tutti abbiamo sentito parlare. Con il passare del tempo, però, mi sono reso conto della direzione che stavano prendendo le cose, dopo 28 anni di appartenenza alla band. Desidero ringraziare gli ascoltatori che hanno sostenuto così fortemente la musica dal vivo e che hanno trasformato ogni spettacolo da una prova generale a un’esperienza emozionante e fragorosa“.