Tra le cinque persone intrappolate all’interno del sottomarino Titan anche Stockton Rush, il fondatore e CEO di OceanGate. L’azienda era nata nel 2009 con l’obiettivo di far progredire la tecnologia dei sommergibili per condurre esplorazioni oceaniche a grande profondità. E sin da subito si era specializzata nelle escursioni verso il relitto del Titanic con il Titan, costruito appositamente per questo scopo.
Stockton Rush, un “inventore temerario” e la sfida del Titanic
Descritto come un “inventore temerario”, Rush sapeva di attirarsi diverse critiche nel momento in cui ha aperto le porte ai turisti. Ma si trattava di una scelta motivata dall’intenzione di far crescere l’azienda, anche grazie alle tariffe particolarmente rilevanti per le escursioni verso il Titanic: 250mila dollari a passeggero. Una meta affascinante e conosciutissima. Una idea logica, dal punto di vista del marketing. Ad ogni partecipante è chiesto di firmare liberatorie per riconoscere i possibili rischi, anche mortali, della discesa a quasi 4mila metri di profondità.
OceanGate: la collaborazione con Nasa e Boeing
Un progetto dunque pericoloso, ma che Rush aveva sempre definito solido e sicuro. Non curandosi delle perplessità di alcuni per il fatto che il sottomarino era ad esempio pilotato con un controller per videogiochi modificato. Per il Titan aveva ad ogni modo ottenuto la collaborazione di aziende di punta come Boeing e Nasa, nonchè dell’Università di Washington.
Rush: “Volevo essere una specie di capitano Kirk”
“Volevo essere una specie di capitano Kirk, trovare nuovi modi di vivere, non volevo essere il passeggero sul sedile posteriore”: questa una frase attribuita a Rush. Sessantuno anni, statunitense, ha studiato ingegneria aeronautica alla Princeton University ed è stato ingegnere collaudatore di aerei da combattimento F-15 partecipando a un programma dedicato allo sviluppo di missili antisatellite. “Per tutta la vita ho voluto essere un astronauta. Facevo parte della folla che voleva partecipare all’Apollo (il programma di viaggio sulla Luna). Per raggiungere questo obiettivo, ho provato a diventare un pilota di caccia, ma la mia vista non era abbastanza buona”, ha dichiarato a Cbs.
La moglie di Rush è discendente di una coppia morta sul Titanic
Stockton Rush è sposato con Wendy. Ironia del destino, la donna è bis-bis nipote di Isidore Strauss, facoltoso proprietario del grande magazzino Macy ed ex membro del Congresso. Che morì assieme alla moglie Ida proprio nel naufragio del Titanic del 1912.