A Bucha, cittadina di 30.000 abitanti satellite di Kiev, le forze ucraine in entrata hanno trovato corpi di civili uccisi gettati per strada ed esecuzioni di persone trovate con le mani legate dietro la schiena. Scene di morte che hanno colpito fortemente il presidente dell’Ucraina Zelensky (che parla infatti di “genocidio”) e i paesi dell’Unione Europea. Ma cosa è successo davvero nella strage di Bucha?
Strage Bucha, cosa è successo: trovata una “camera di tortura”
Riguardo alle immagini di guerra provenienti da Bucha, giudicati “agghiaccianti” dal ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, si teme che ci possa essere anche una fossa comune con circa 300 corpi. Mosca parla di immagini falsate, ma queste stanno girando in maniera virale su tg e social del mondo intero. Dalle ultime notizie in arrivo, come riporta l’agenzia ucraina Unian, è stata trovata camera di tortura a Bucha con 5 morti” scoperta dall’esercito ucraino. Secondo Kiev è il “peggior massacro in Europa dalla seconda guerra mondiale“. Questa camera della tortura era stata allestita in passato come struttura-sanatorio per bambini ma ora sono sono stati rinvenuti i cadaveri di uomini rannicchiati in posizione piegata e con le mani legate dietro la schiena.
La reazione di Kiev
La reazione di Kiev l’intelligence ucraina ha pubblicato l’elenco dei militari russi che erano di stanza a Bucha che secondo gli ucraini è stata oggetto del “peggior massacro in Europa dalla seconda guerra mondiale“. I nomi sarebbero quelli dei soldati russi che erano in servizio nella 64a brigata che ha occupato Bucha fino al 31 marzo. Riporta infatti l’intelligence secondo The Kiyv Independent che “tutti i criminali di guerra saranno processati e perseguiti per i crimini contro la popolazione ucraina“.
Donne prese dai russi come schiave
Un’altra notizie che sta trapelando dal campo di guerra ucraino è che a Bucha le donne sono state prese dai russi come schiave per poi essere trasportate nel loro quartier generale russo. A riferire questa notizia sarebbe stato un testimone, Alina, all’inviato dell’ANSA in Ucraina. “In questo mese di occupazione i russi hanno preso alcune donne, sui trent’anni, e le hanno portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole schiave. A loro serviva che cucinassero e facessero tutto ciò che veniva loro ordinato”.