Strage dei migranti, mentre continuano le ricerche dei migranti dispersi in mare si è aperta una polemica politica contro il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Opposizioni e Ong hanno attaccato il ministro per delle sue discutibili parole sulla tragedia.
Strage dei migranti in Calabria, le opposizioni contro Piantedosi
Continuano le ricerche in Calabria dopo il terribile naufragio dei migranti. Attualmente sono accertate 63 vittime. Intanto, fanno discutere alcune parole rilasciate dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: “La disperazione non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”.
Opposizione e ong non ci stanno e attaccano: “Il ministro si vergogni, da lui uno schiaffo alle vittime“. “C’è da inorridire alle parole di Piantedosi che non sa dire altro, di fronte a una tragedia come quella di Crotone, che bisogna bloccare gli sbarchi”, attacca il segretario e deputato di Più Europa, Riccardo Magi. Per il leader di Azione, Carlo Calenda, si tratta di “parole indegne dette con una prosopopea insopportabile”. Il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, sottolinea che “si travalica il confine della decenza”, mentre Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra, definisce “scandalose” le dichiarazioni di Piantedosi: “un misto di cinismo e assenza di rispetto. Provo vergogna io per lui che le ha pronunciate”. Duro anche Gaetano Amato (M5S): “la colpa secondo lui è tutta di chi parte, ignorando le ragioni che spingono a fare una scelta così rischiosa. Come ha potuto esprimersi così davanti a 60 morti tra cui 14 bambini?”. Per la neo segretaria del Pd, Elly Schlein, quella di Crotone è “un’altra strage che pesa sulle coscienze di chi pochi giorni fa ha approvato un decreto che impedisce i salvataggi in mare quando occorrerebbero vie legali di ingresso in Europa”. Analoga la posizione delle ong. Marco Bertotto, direttore dei programmi di Msf Italia: “le dichiarazioni della premier Meloni e del ministro Piantedosi sono poco più di un triste scaricabarile, un ennesimo schiaffo sul volto delle vittime e dei sopravvissuti di questa tragedia”.
Confermata indagine sul naufragio e non sui soccorsi
Intanto, è stata avviata un’indagine ma viene specificato che è sul naufragio e non sulle responsabilità dei soccorsi. “Stiamo anche vedendo di ricostruire la catena dei soccorsi ma non ci sono indagini su questo. Stiamo ricostruendo tutti i passaggi dall’avvistamento in poi per ricostruire cosa è stato fatto e confrontarlo con quello che si doveva fare che sembra sia stato fatto. Di sicuro le condizioni del mare erano terribili”. Lo ha detto all’ANSA il procuratore della Repubblica di Crotone Giuseppe Capoccia sull’indagine aperta sul naufragio. “Qui – ha poi aggiunto – mancano uomini e mezzi alle forze dell’ordine. Il governo dovrebbe capire che sarebbe necessaria impostare in modo diverso le strutture. In estate abbiamo 3 sbarchi la settimana”.