Strage di Bucha: un altro massacro avvenuto e documentato che arriva dall’Ucraina. Il conflitto continua e non smette di provocare tragedie che non possono che non definirsi come dei genocidi.
Strage di Bucha: un altro massacro in Ucraina
A Bucha, cittadina satellite di Kiev di 30.000 abitanti, le forze ucraine in entrata hanno trovato corpi di civili uccisi gettati per strada ed esecuzioni di persone trovate con le mani legate dietro la schiena. Si teme fortemente che ci possa essere anche una fossa comune con 300 corpi. Mentre Mosca parla di immagini falsate, il presidente dell’Ucraina Zelensky parla di genocidio.
Sul tema c’è stato anche l’intervento del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nella trasmissione di Raitre “Che tempo che fa: “I fatti di Bucha, con civili morti per strada colpiti dall’esercito russo, stanno scatenando un’ondata d’indignazione che porteranno l’Ue a nuove sanzioni”.
Cos’è successo?
“Quelli a Bucha – ha dichiarato ancora il ministro degli Affari esteri in riferimento all’eccidio – sono crimini di guerra e noi forniremo tutte le prove che abbiamo per aiutare l’Ue e la Corte penale internazionale a punire questi atroci crimini”. Si è espresso anche il presidente del Consiglio Mario Draghi: “Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarieta’ all’Ucraina e ai suoi cittadini”.
A confermare il massacro anche Anatoly Fedorouk, sindaco della cittadina a Nord Ovest di Kiev: ” Ci sono quasi 300 persone sepolte in fosse comuni a Bucha fuori Kiev”. Lo ha dichiarato a France Presse.
Le immagini dei cadaveri erano state diffuse nelle scorse ore dai media ucraini, secondo cui si tratta di civili uccisi da forze russe in ritirata. Anche la BBC aveva documentato il ritrovamento di cadaveri nei villaggi di Mria e Myla, poco fuori Kiev. Immagini che hanno reso la realtà di questa guerra. Il racconto si fa ancora più incredibilmente crudele – secondo quanto riportato anche dal quotidiano britannico The Guardian – dai resoconti di testimoni dalla martoriata città emergono accuse rivolte ai soldati russi, che avrebbero usato i bambini ucraini come “scudi umani” sui loro mezzi. Secondo il difensore civico dei diritti umani dell’Ucraina, Lyudmila Denisova, “bambini sono stati presi come ostaggi in una serie di punti caldi del conflitto in tutto il paese, per garantire che la gente del posto non fornisse le coordinate dei movimenti del nemico alle forze ucraine”.