Home Facts Strategie per liberi professionisti: il metodo ECCO (esperienze, competenze, capacità, opportunità)

Strategie per liberi professionisti: il metodo ECCO (esperienze, competenze, capacità, opportunità)

Strategie per liberi professionisti: il metodo ECCO (esperienze, competenze, capacità, opportunità)

Intraprendere una libera professione è un atto di coraggio e di responsabilità. Ogni giorno si rischia la reputazione, nonostante l’impegno profuso per la migliore prestazione possibile.

Ogni giorno s’interagisce con clienti, collaboratori, colleghi, magistrati, funzionari pubblici e operatori di vari settori, ma nei momenti che contano si è irrimediabilmente soli. Si è soli di fronte a scelte determinanti, quelle che possono cambiare le sorti di un esito giudiziario, che definiscono una strategia piuttosto di un’altra, che incidono sulla vita dei propri assistiti e sul patrimonio dei propri clienti.

Questo tipo di solitudine conosce il giudizio e le critiche del “senno di poi”, fa i conti con la paura di sbagliare e con i sensi di colpa. È la solitudine che si prova quando tutto ciò che si è costruito con tanto impegno e sacrifici crolla come un castello di sabbia, travolto da una mareggiata inaspettata. È la solitudine che paga il prezzo della propria autenticità, coerenza e integrità, quando si decide di non piegarsi ai soprusi, né si accettano tattiche sleali, giochi di potere o compromessi di qualsivoglia natura. È la solitudine che porta con sé tante domande e poche risposte.

I professionisti iscritti a un albo, coloro che svolgono una professione intellettuale disciplinata dall’art. 2229 e seguenti del codice civile, applicano competenze che vantano secoli di tradizione e, contemporaneamente, sono pionieri delle innovazioni del proprio tempo. Ogni professionista rappresenta per i suoi clienti un punto di riferimento fondamentale per la soluzione di molteplici questioni, da quelle ordinarie a quelle di vitale importanza.

Tuttavia, il IX Rapporto sulle libere professioni in Italia, curato dall’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni, fotografa alcune rilevanti criticità. In primo luogo emerge la riduzione della componente giovanile: oggi un libero professionista su due ha più di 48 anni, mentre uno su quattro ha superato i 57 anni. In secondo luogo, sebbene l’ultimo anno abbia mostrato segnali di ripresa della libera professione, il periodo precedente è stato caratterizzato da un significativo calo: tra il 2021 e il 2022 i liberi professionisti sono diminuiti di circa 53.000 unità.

Inoltre, nonostante recenti inversioni di tendenza, permangono l’insoddisfazione per i redditi inadeguati, l’incertezza e l’instabilità lavorativa; la diffidenza verso strumenti che possano sostituire il lavoro piuttosto che agevolarlo come l’intelligenza artificiale; le preoccupazioni per il passaggio modifiche legislative. Il Rapporto sull’Avvocatura, pubblicato nell’aprile del 2024, a cura della Cassa forense in collaborazione con il Censis, è esemplificativo di tale scenario ed evidenzia un saldo negativo di 1.650 unità, tra iscrizioni e cancellazioni all’albo, con una diminuzione di 8.043 avvocati nel 2023 rispetto all’anno precedente2. A ciò si aggiunge il persistente divario nei compensi di genere, in particolare nelle professioni giuridiche, laddove le donne guadagnano meno della metà degli uomini.

Anche se alcuni albi professionali possono registrare delle controtendenze rispetto a quelle sopra evidenziate, si percepisce il bisogno di una maggiore stabilità e serenità lavorativa che consentano ai professionisti di ritrovare l’energia, la passione, l’equilibrio e la consapevolezza di contribuire allo sviluppo economico-sociale del nostro Paese, grazie al valore condiviso di esperienze e competenze insostituibili.

“ECCO. 4 leve strategiche per la tua professione”: il manuale di Annalisa Librè

Durante 25 anni di attività lavorativa Annalisa Libré, avvocato in Torino, autrice di “ECCO. 4 leve strategiche per la tua professione” (Mind Edizioni) ha scoperto che il modo migliore per rimanere solidi come una roccia, quando la tempesta diventa sempre più forte, consiste nell’avere molto chiara la propria direzione ed essere allineati con i propri valori. Sembrerebbero concetti noti e scontati, tuttavia non è così scontato metterli in pratica.

L’autrice è approdata alla libera professione attraverso un percorso sui generis, dopo svariate esperienze iniziate a 23 anni, prima al Dipartimento di Economia della facoltà di Scienze politiche di Torino, poi al Dipartimento delle piccole e medie imprese del Centro internazionale di formazione dell’ONU, infine presso la Città metropolitana di Torino (ex Provincia di Torino). Qui ha lavorato a progetti finanziati dall’Unione europea per lo sviluppo locale e l’internazionalizzazione delle imprese piemontesi, collaborando anche con il Centro estero della Camera di commercio e, in alcuni casi, con l’ICE, l’agenzia governativa per la promozione all’estero delle imprese italiane. Nel 2013 si è iscritta all’Albo dei dottori commercialisti e al Registro dei revisori legali dei conti; successivamente, nel 2015, ha conseguito l’abilitazione come avvocato. Aveva rispettivamente 39 e 41 anni, un’età avanzata per intraprendere una libera professione, secondo i canoni convenzionali.

In effetti, scrive “ho fatto il contrario di quello che di solito accade, ossia ho lavorato prima come dipendente e poi mi sono lanciata nel vuoto, senza paracadute e senza materassini per attutire le cadute, verso due professioni per cui anni prima avevo svolto il cosiddetto praticantato. Quando ho compreso che gli anni dedicati alla pubblica amministrazione erano serviti per acquisire esperienze e competenze, ma la mia natura non era in linea con l’approccio del dipendente, ho vissuto una vera e propria crisi”.

Napoleon Hill ricorda che “tutto ciò che ha successo nella vita inizia con una falsa partenza e passa attraverso molte lotte dolorose, prima di arrivare”. Il punto di svolta nella vita di chi ha successo di solito arriva nel momento di una crisi, grazie alla quale giunge a conoscere il proprio “altro sé”.

“Nell’inseguire le mie passioni – prosegue Libré – sono ripartita da zero, sono caduta e mi sono rialzata molte volte. Ho vissuto le criticità della libera professione: la solitudine e la responsabilità delle scelte che contano; l’incertezza dei compensi e l’aleatorietà del contesto in cui mi muovevo. Tre anni fa, nel momento di maggior difficoltà, ho intrapreso un percorso di crescita personale e professionale grazie al quale ho allenato abilità che non s’imparano né all’università né in condizioni ordinarie. Sono infatti i periodi di crisi, generati dalla disperazione o dall’ispirazione, che portano i veri cambiamenti”.

Il termine “crisi” deriva dal greco krisis che significa “scelta, decisione”. Quando si è in crisi si trova il coraggio di decidere, ovvero re-cidere (tagliare), e quando si decide inizia la vera trasformazione, l’importante è sapere dove si vuole andare e perché.

Annalisa Libré con questo libro intende condividere con le sue “anime gemelle”, i professionisti che come lei vogliono contribuire a creare valore per sé e per gli altri, le principali lezioni imparate dalle sue crisi e dalleconseguenti rinascite. Questo libro si rivolge a chi ha perso la motivazione, smarrito nei meandri delle scadenze e delle “cose da fare”, e vuole ritrovare la sua stella polare con entusiasmo. Questo libro è per chi è ambizioso e appassionato e vuole ottenere prestazioni eccellenti anche in condizioni esasperate.

Non ci sono scorciatoie né formule magiche, il prezzo da pagare è costituito dall’impegno, dalla preparazione e dalla perseveranza, uniti a un ardente desiderio di progredire nel proprio ambito di specializzazione. Per arrivare a ciò, è necessario avere solide fondamenta e una grande consapevolezza di sé.

Nella prima parte del libro il professionista imparerà come dare un volto nuovo alla propria identità: comprenderà perché fa ciò che fa, cos’è più importante per lui e qual è il suo scopo più grande. Nella seconda parte, scoprirà come interpretare il suo passato per disegnare il suo futuro, vivendo meglio il suo presente, grazie a quattro leve strategiche sintetizzate nell’acronimo ECCO: esperienze, competenze, capacità, opportunità.

La biografia di Annalisa Librè

Annalisa Libré è avvocato civilista del foro di Torino, arbitro della Camera Arbitrale Internazionale, dottoressa commercialista e revisore legale dei conti. Dopo 12 anni come dipendente ha intrapreso la libera professione, guidata dall’ambizione di trasformare le sfide in opportunità. La passione per il diritto l’ha portata a dedicarsi alla professione forense con un approccio interdisciplinare grazie a un percorso formativo di due lauree e diversi master di specializzazione. Dal 2017 fa parte di Toastmasters International, associazione senza fini di lucro che ha lo scopo di aiutare le persone a sviluppare capacità di leadership e di public speaking. È stata presidente del Club Toastmasters Torino nel 2018 e area director nel 2019. Nel 2023 si è certificata Real Result Coach al micap, conseguendo le specializzazioni in Negoziazioni complesse, Leadership in azione, pnl business e master practitioner, pnl coach. Potete seguirla sul suo profilo LinkedIn.


Annalisa Libré, ECCO, “4 Leve strategiche per la tua professione”, pag 160, € 15,90, Mind Edizioni