Superbonus 110%: è ufficiale la proroga fino al 2023. Secondo la bozza della Manovra 2022, il bonus edilizio al 110% per condomini e IACP è stato confermato fino al 2023. È poi previsto un meccanismo di graduale diminuzione, che porterà il bonus al 70% nel 2024, e al 65% nel 2025. Rinnovato, in maniera ridotta, anche il Bonus Facciate.
Superbonus: cos’è esattamente
Il Superbonus 110% è una detrazione fiscale del 110% per interventi di ristrutturazione di edifici. Nello specifico, l’agevolazione copre due categorie di lavori: interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus 110%) e per la riduzione del rischio sismico (Sismabonus 110%). Il Superbonus copre anche interventi atti all’installazione di impianti fotovoltaici e di stazioni di ricarica per veicoli elettrici nell’edificio, interventi di isolamento termico e sugli involucri (cappotto termico e coibentazione) e sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Dal 19 Gennaio 2021, è disponibile un sito governativo dedicato completamente al Superbonus 110% dove sono elencate, nel dettaglio, tutte le informazioni sull’agevolazione.
Superbonus 110%, ufficiale la proroga fino al 2023: possibile rimozione del tetto ISEE
Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2022 da parte del Consiglio dei Ministri, arrivano le prime conferme sui bonus edilizi, tra cui anche il Bonus Facciate, con detrazione ridotta al 60%. In particolare, l’art. 8 della bozza della Manovra firmata Draghi-Franco interviene sul Superbonus, sostituendo quasi del tutto il comma 8-bis dell’art. 119 del Decreto Rilancio. È ufficiale la proroga fino al 2023 del Superbonus 110% per i condomini e IACP, con una graduale riduzione delle detrazioni negli anni successivi. Il bonus verrà ridotto al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Inoltre, il Superbonus 110% è stato esteso ai proprietari di villette e abitazioni unifamiliari con redditi ISEE fino a 25mila euro, ma solo fino a dicembre 2022. La proroga fino al 2022 vale anche per chi ha già presentato la CILA prima del 30 Settembre 2021.
Il limite legato al tetto ISEE potrebbe essere rimosso in sede parlamentare. Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S al Senato, ha dichiarato che il suo partito sta “perfezionando emendamenti, in vista dell’iter parlamentare della Legge di bilancio, per togliere riferimenti a tetti Isee come requisito per continuare a fruire del Superbonus sulle case mono e plurifamiliari”. Secondo il vicepresidente, il tetto è “discriminatorio” nei confronti della situazione dei condomini.
Sono previste ulteriori scadenze differenziate per accedere al bonus in alcuni casi specifici. Per quanto riguarda lavori su parti comuni del condominio, il Superbonus è in vigore fino al 31 Dicembre 2022. Per il lavori effettuati su edifici fino a 4 unità immobiliari, l’agevolazione è prorogata fino al 2022, a patto di aver già concluso il 60% dei lavori. Il bonus edilizio è accessibile alle IACP fino al 30 Giugno 2023, e fino alla fine dell’anno se, entro Giugno, si è già eseguito il 60% dell’intervento.
Disegno di legge antitruffa: oggi Draghi in cabina di regia
Secondo diverse fonti governative, oggi 10 Novembre, alle 12 e 30, è previsto un incontro tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza in tema di Superbonus 110%. Lo scopo è definire un disegno di legge antitruffa che stabilisca meccanismi di controllo contro la cessione di crediti fittizi. Il disegno di legge avrà lo scopo di trovare una soluzione alle frodi legate alla cessione di crediti. Saranno implementati controlli preventivi, così da mantenere in vita la detrazione e la cessione a terzi del credito senza rischiare truffe. L’intervento è una risposta alle dichiarazioni al Sole 24 Ore di Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Secondo Ruffini, sono in molti ad aver sfruttato il Superbonus 110% in modo truffaldino. Secondo i dati raccolti, son stati individuati oltre 800 milioni di crediti inesistenti: “Con un’intensa e complessa attività di analisi dei dati a nostra disposizione abbiamo intercettato sul nascere numerose cessioni di crediti caratterizzati da evidenti elementi di frode. In particolare, sono stati individuati circa 800 milioni di euro di crediti dei quali risulta pressoché certa l’inesistenza. Ma ovviamente non può bastare. Non dimentichiamo che queste agevolazioni sono state introdotte in pieno periodo emergenziale. La priorità era accelerare il più possibile l’immissione di liquidità nel sistema economico. In altri termini, il Legislatore ha puntato maggiormente su controlli ex-post. Le frodi a cui stiamo assistendo dimostrano che questi controlli hanno un’efficacia limitata“.