Svezia, la destra vince le elezioni per la prima volta in quasi un secolo: la premier Magdalena Andersson si dimette. La leader dei socialdemocratici riconosce la sconfitta e si fa da parte. Si va verso il governo in coalizione tra la destra moderata e i postfascisti.
Svezia, la destra vince le elezioni: la premier Andersson si dimette
Svolta storica in Svezia, le elezioni vedono il trionfo della coalizione di destra guidata dai sovranisti e postfascisti. È la prima vittoria della destra nel paese scandinavo in quasi un secolo. Il conteggio dei voti si chiude con il 48,9% raccolto dal centrosinistra contro il 49,6% dei consensi per le destre, che si traducono in rispettivamente 173 seggi contro 176. L’ultradestra guidata dal controverso Jimmie Akesson, leader del partito nazionalista con passato neonazista Democratici Svedesi, ha ricevuto il 20.6% dei voti, superando anche il partito dell’alleato moderato Ulf Kristersson. La Premier socialdemocratica Magdalena Andersson, pur avendo raccolto il 30,4% delle preferenze, ha presentato le dimissioni, riconoscendo la vittoria dei partiti conservatori: “Hanno conquistato una piccola maggioranza ma pur sempre di maggioranza si tratta. Domani chiederò di dimettermi dai miei doveri di primo ministro e, successivamente, la responsabilità ricadrà sul presidente del parlamento”.
Dal nodo immigrazione alle parole di Akesson: “Facciamo funzionare la Svezia”
La questione immigrazione ha svolto un ruolo fondamentale nella vittoria della destra in Svezia. L’elettorato svedese ha accolto positivamente il programma dei Democratici Svedesi, che punta a contrastare la criminalità di gang di stranieri con maggiori controlli e una maggior limitazione dell’immigrazione. Tra le proposte presentate dal partito di estrema destra, anche la respinta di richieste d’asilo su base religiosa. Jimmie Akesson ha commentato così la vittoria della sua coalizione: “Ora comincia il lavoro per far sì che la Svezia funzioni bene di nuovo”. Con ogni probabilità sarà Kristersson, leader del Partito Moderato Svedese, a guidare il nuovo governo. Gli USA e la Nato restano alla finestra per valutare come si trasformerà la politica svedese dopo questo storico cambio di rotta.