Taranto, falò abusivo nel giorno di San Giuseppe ha fatto sfiorare una tragedia. L’esplosione improvvisa ha generato diversi feriti, tra cui anche bambini. Un rituale, quello dei falò, presente in molti quartiere della città nella giornata del 19 marzo.
Taranto, falò abusivo di San Giuseppe
Una tragedia sfiorata nel quartiere Tamburi di Taranto a causa di un falò acceso abusivamente per festeggiare il giorno di San Giuseppe. Dopo aver acceso una montagna di legno alta più di due metri, si è verificata la pericolosa esplosione. Sulla vicenda è partita l’indagine dei Carabinieri dopo il divieto delle scorse settimana da parte del Comune di organizzare dei falò abusivamente. Nei giorni scorsi la polizia aveva provveduto a sequestrare oltre 50 tonnellate di legname per contrastare l’organizzazione delle accensioni abusive.
I falò di San Giuseppe sono una sorte di tradizione e rituale che unisce sentimenti pagani a quelli cristiani. Ci sono quelli organizzati ufficialmente ma molti, in particolare nei quartieri, non disdegnano di dare vita a fuochi accesi abusivamente appunto.
Esplosione e feriti tra cui anche dei bambini
L’esplosione è avvenuta a seguito di una tanica di benzina lasciata troppo vicina al falò. Le conseguenze ci sono state purtroppo. Il materiale accatastato, comprese delle porte di legno, è stato scaraventato a decine di metri di distanza travolgendo alcuni dei presenti. Diverse persone, tra cui alcuni minorenni, sono rimaste ferite: tre sono state trasportate all’ospedale Santissima Annunziata, una in codice rosso e due in codice giallo. Tra queste c’è una bambina che, secondo fonti dell’Asl, è stata medicata con alcuni punti di sutura. In totale sono finiti otto persone in ospedale. Si sono registrati anche momenti di tensione al Pronto Soccorso per la presenza di molti parenti nei punti di accesso.
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